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| 23 giugno 2010, 14:50

Le discariche savonesi tra Lussemburgo e Isole Vergini

Le discariche savonesi tra Lussemburgo e Isole Vergini

Chissà se gli Amministratori del Comune di Vado e Savona ne sono (o ne sono stati) consapevoli. In questi giorni si fa un gran parlare del conferimento dei rifiuti imperiesi nelle discariche di Vado. Che puzza. Qualcuno si frega le mani però:

 

certamente la ECOSAVONA Srl, società pubblico privata che gestisce la discarica di BOSCACCIO (Vado Ligure) da 18 anni (1992).

 

La compagine societaria è eterogenea: il Comune di Savona ne possederebbe il 5%, Quello di Vado ligure il 25%. Il 70% restante sarebbe controllato dalla GEOTEA SPA, con sede in via Niccolò Tommaseo, 44 a Vado Ligure, nel "capannone ecologico" progettato dallo Studio Associato 5+1AA degli architetti Femia e Peluffo.

 

La stessa GEOTEA Spa (la cui sede legale è in realtà a nel centro di Milano), socia di maggioranza in ECOSAVONA con i Comuni di Savona e Vado Ligure, sarebbe controllata al 59,107% (maggioranza) dalla GEOTEA INTERNATIONAL S.A. Società anonima con sede al 7/11 di Route D'Esch, in Lussemburgo...

 

Ulteriormente curioso che la Lussemburghese GEOTEA S.A. sia a sua volta controllata al 99,99% dalla GEOTEA Holding Ltd, società anonima di diritto con sede nelle ISOLE VERGINI BRITANNICHE.

 

In particolare presso l' Akara Building, al 24 di De Castro Street, a Wickhams Cay I.

 

La rappresentante è Madmoiselle Maud Martin, impiegata, residente a Lussemburgo, fiduciaria anche lì della Geotea S.A.. Amministratore anche un signore di Montecarlo, tale Renato M.

 

Curioso che, cercando sulla guida telefonica e sulle pagine gialle delle Isole Vergini Britanniche, non risulti nessuna società denominata GEOTEA o GEO, fatto salva un'azienda di import export la cui sede caraibica coincide: GEO IND. CO. Ltd., Akara Building 24 DE

Trascuriamo al momento le altre figure minori che si agitano tra la rumenta ligure, il Granducato e il mar delle Antille.

 

Ma com'è che le Pubbliche Amministrazioni coinvolte in questo tortuoso business non lo hanno mai dichiarato né reso trasparente questo schemino?

 

E dire che il motto della donnina che troneggia sulla bandiera delle Isole Vergini Britanniche, noto paradiso fiscale inserito nella "black list" da oltre un decennio, è "VIGILATE"

 

L'Art. 37 delle normative antiriciclaggio contenute nel decreto legge 78/2010 (manovra finanziaria) non permetterebbe più agli operatori con sedi in paradisi fiscali di contrattare con la Pubblica Amministrazione, se non con speciale autorizzazione del Ministero dell'Economia, e comunque solo dopo aver dimostrato "chi siano gli effettivi titolari delle partecipazioni societarie, anche per il tramite di società controllanti e per il tramite di società fiduciarie"

 

Per par-condicio un'occhiata va data anche alla BOSSARINO SRL, che ha sede legale anch'essa nel centro di Milano (stessa via, stesso civico)

 

Costituita nel lontano 1986 risulterebbe di proprietà sempre della GEOTEA SPA. Banche di fiducia: BNL Banca Nazionale del Lavoro (oggi PNP Paribas) e MPS Monte dei Parchi di Siena (a occhio già sentite anche per i finanziamenti alla Piattaforma Maersk ci sembra).

Presidente del Consiglio di amministrazione il genovese Giacomo BRUZZONE, amministratore delegato il reggino Gianfranco FERACO residente a Savona. Con loro Manlio Pacitti di Monza, il torinese Alberto Gremmo, e Paolo Poli, omonimo del famosissimo attore.

 

Nel Collegio sindacale troviamo Mario Patrucco assessore di Albisola Marina e noto commercialista con studio in Savona citta', Paolo Baldizzone di Bistagno (AL), i savonesi Pietro Baldizzone, Massimo Bottaro, Norberto Rolandi.

 

Al 30 agosto 2004 GEOTEA Spa risulterebbe SOCIO UNICO. Presidente e amministratore delegato: quelli di cui sopra.

 

Non sarebbe male se il Comune di Savona e quello di Vado Ligure chiarissero partecipazioni societarie con radici tanto esotiche, a partir dal locale pattume.

 

Con immutato auspicio di aver preso un'enorme cantonata, scusandoci per eventuali inesattezze.

 

A margine: ma... non è che qualcuno sta preparando il terreno e "l'emergenza" che faccia credere indispensabile un impianto di incenerimento... supercritico?

 

Cordialmente

 

ilpunto@savonanews.it

 

 

 

 

Mario Molinari

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