Varazze:movida e decibel, la parola a Fipe e Federalberghi

"La salutare provocazione sulla movida nel Savonese partita da Varazze, è ormai diventato il tema dell'estate 2010 in tutta la nostra provincia e oltre. Le Categorie economiche locali rinnovano l'appello per una piena coesione tra i sindaci con il presidente della Provincia, affinché a livello amministrativo siano affrontate e risolte al più presto le questioni dei decibel e degli orari di apertura dei ritrovi notturni. Con precisi obiettivi per tutti: incoraggiare un turismo sofferente, il sano divertimento, tutelando nel frattempo il lavoro delle aziende del comparto e il lavoro di tante persone, raggiungibili soltanto in presenza di precise regole uguali su tutto il nostro territorio", così Giuseppe Cerminara e Fabrizio Fasciolo, rispettivamente presidenti provinciali di Federalberghi e Fipe-Confcommercio.

"Fipe e Federalberghi di Savona auspicano altresì che velocemente si arrivi ai fatti affinché non si verifichino mai più situazioni gravi e incresciose come quella dell'Orizzonte nel 2009 e 2010. Sul caso specifico che ha interessato il locale dei Piani d'Invrea di Varazze, c'è da rilevare come si sia arrivati alle note limitazioni nell'attività della sala da ballo, con una sentenza del Tar che ha rilevato uno "sforamento" di un decibel (51 con il limite a 50), e non si è esitato a mettere in difficoltà un'azienda con 60 lavoratori, oltre ai responsabili", spiegano Cerminara e Fasciolo.

I vertici delle due Associazioni, dopo la denuncia dell'Ascom e degli Albergatori di Varazze, devono anche rilevare come la prima voce a sostegno della categoria sia arrivata da Marco Melgrati, consigliere regionale di opposizione (PdL) nonché ex sindaco di Alassio, a riprova della sensibilità e dell'interesse degli Amministratori che conoscono da vicino le esigenze di un moderno turismo: un autentico pioniere della movida al quale va il nostro plauso.

"E lo stesso hanno fatto molti sindaci della nostra provincia, che ringraziamo per la solidarietà, i quali si sono resi disponibili ad affrontare una situazione a dir poco incresciosa. E infine, c'è da rilevare l'"assenza" sul tema di altri primi cittadini che hanno preferito andare per la loro strada. Tutte scelte rispettabili e condivisibili. Per noi rimane l'esigenza di regole certe e uguali per tutti", hanno concluso dalla Fipe e dalla Federalberghi.