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Attualità | 16 settembre 2010, 15:12

Varazze: volontari della sicurezza, unico caso in tutta Italia

Ad un anno dall'iniziativa voluta da Maroni le ronde sono attive solo nella cittadina del levante ligure

Varazze: volontari della sicurezza, unico caso in tutta Italia

In Italia c'è un piccolo comune che può vantare un primato tutto suo: è Varazze, in Liguria. Tra i suoi 13mila cittadini, 8 hanno stabilito un record nazionale: sono i primi e forse unici "osservatori volontari per la sicurezza", pienamente operativi. A oltre un anno dal decreto Maroni, che ha messo in regola le ronde, le richieste di iscrizione alle prefetture locali (e i corsi di formazione attivati) si contano infatti sulle dita di due mani. Ma solo i volontari di Varazze sono già in strada, nel rispetto di tutte le regole previste. "Siamo fieri del nostro primato", gongolano al Comune.

Le ronde di Maroni sono già al lavoro per le strade: approvate da prefettura e Comune e formate con un apposito corso. "Siamo gli unici in Italia a essere già operativi con l'imprinting della prefettura - sostiene con orgoglio Giacomo Rolletti, assessore comunale (leghista) di Varazze - e il ministro Maroni ci ha fatto i complimenti". Nella ronda di Varazze, ci sono 8 ex carabinieri in congedo, tra i quali l'ex maresciallo della cittadina. "Nessuno è iscritto alla Lega - chiarisce Rolletti - e tutti hanno seguito un corso tenuto dai vigili urbani".

"Siamo stati gli apripista - gli fa eco Giovanni Delfino, sindaco di Varazze, maggioranza di centrodestra - i nostri volontari sono attivi dal gennaio 2010". Cosa fanno? "Sorvegliano l'ingresso di scuole e asili - risponde il sindaco - indicano ai vigili eventuali venditori abusivi e controllano il lungomare Europa, dove si sono registrati alcuni tentativi di violenza su donne". Quanto al decreto Maroni, Delfino sembra avere le idee chiare: "Prevede adempimenti formali e controlli molto complicati e questo può aver scoraggiato altri Comuni".
E così la montagna ha partorito un topolino. Una situazione, questa, ben chiara al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che nel luglio scorso ha fatto sapere che entro fine anno rivedrà la normativa sulle ronde "per valutare cosa funziona e cosa no".

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