Savona: sindacati denunciano il blocco di assunzioni nel settore sanitario da parte della Regione

Questa mattina, alle 12, il sindacato interno della ASL2 e le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL, nella sede sindacale di Savona presso l’Ospedale Valloria nel padiglione Vigiola hanno denunciato la grave carenza di personale sanitario in seguito al blocco totale delle assunzioni.

“Questo è un problema insostenibile per tutte le strutture aziendali, ma i problemi maggiori si manifestano nel settore sanitario e stiamo cercando di sensibilizzare la Regione a rimuovere il blocco delle assunzioni. 160 persone sono andate in pensione e per il primo trimestre del 2011 altre 56 andranno in pre-pensionamento, ma nessuno li sostituirà infatti non è prevista nessuna nuova assunzione. - Ha denunciato Pietro Gianeri per Rsu – Il personale sanitario è quindi costretto a saltare i riposi e a rinunciare alle ferie e il lavoro e le prestaziono aggiuntive non sono più sufficienti a garantire il servizio sottoponendo lo stesso personale ad un impegno lavorativo non più sostenibile. Il controsenso è che la regione spende e investe cifre intorno a 400mila euro nella creazione di nuove professionalità e poi non li fa entrare nel mondo del lavoro costringendoli ad andare via dalla Regione per lavorare. Faremo al più presto una assemblea in Via Manzoni con tutto il personale per cercare di porre fine a questa situazione difficile e mettere fine al blocco delle assunzione voluto dalla Regione per tamponare il suo deficit finanziario che ricade sui lavoratori e sulla qualità del servizio sanitario offerto ai cittadini”.

Giovanni Oliveri per la CISL FPS ha aggiunto “La Regione ha reso complicato anche il contratto nazionale che non viene rispettato infatti il personale sanitario in Liguria al momento non riceve soldi che gli spettano in più, non riceve buoni pasto e vengono spesi milioni di euro in gettoni per lavoratori precari che chiediamo vengano invece assunti almeno in parte, con un notevole risparmio con assunzioni a costo zero per la Regione”. “Diventa difficile anche fare carriera in questo settore dove la professionalità non paga perchè i fondi per aumentare gli stipendi in base alla propria professionalità non si possono utilizzare a causa dell’ultima finanziaria” ha spiegato Diego Calcagno per la FP CGIL. “La gravità della situazione riguarda l’aspetto occupazionale e il livello qualitativo dell’assistenza con una forte emergenza per quanto riguarda il personale che vede tutti i reparti in crisi” conclude Alessandro Enrico per la UIL FPL.

Per sensibilizzare anche l’opinione pubblica a questa difficile situazione saranno annunciate una serie di iniziative sindacali che in sostanza chiedono alla Regione di sbloccare le deroghe necessarie per fornire un servizio sanitario adeguato alle necessità ed invitano a ricercare il risparmio ottimizzando l’esistente adattandolo alle reali esigenze della popolazione, eliminando gli sprechi e le inutili consulenze esterne.