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Attualità | 28 gennaio 2011, 10:37

Finale: caso canile, l'intervento del vice sindaco Ferrari

Finale: caso canile, l'intervento del vice sindaco Ferrari

 

Comprendo il senso di amarezza e frustrazione denunciato dall’associazione “Elsa Nata Libera” perché è lo stesso che prova su questo problema anche l’Amministrazione Comunale di Finale Ligure.

Spero che le persone del territorio compreso fra i comuni di Spotorno e Loano (ed entroterra) che promuoveranno e firmeranno la raccolta di firme provvederanno anche a sensibilizzare le loro Amministrazioni Comunali ad intervenire per risolvere il problema contribuendo economicamente o segnalando un nuovo sito ove realizzare il canile.

La Città di Finale Ligure, fino ad ora, è stata lasciata sola nonostante nella nostra struttura trovino rifugio cani rinvenuti in tutta la provincia e anche da fuori regione. Per legge noi dovremmo occuparci solo degli animali abbandonati nel nostro Comune.

Negli innumerevoli incontri avuti con i rappresentanti dell’Associazione abbiamo condiviso punto per punto i problemi che si sono manifestati e spiace ora sentirsi dire che non vi è la volontà di dare inizio ai lavori o peggio che si accampano scuse creative. Tanto più che il Sindaco Flaminio Richeri, sotto la sua responsabilità, ha firmato le ordinanze di deroga per mantenere aperto in canile.

In realtà è stata l’amministrazione Richeri a farsi carico con atti concreti e per prima del problema. E’ stato trovato un terreno, nel 2008, a costo zero che purtroppo (come il 90 per cento del territorio finalese) è sottoposto a vincolo ambientale e monumentale. Sono stati reperiti contributi regionali per € 80 mila sono stati stanziati dal Comune ulteriori € 220 mila è stato realizzato il progetto definitivo nel 2009 per la sistemazione di circa 40 cani oltre a un gattile, un locale per l’associazione, infermeria , locale quarantena, sistemazione strada e parcheggio. Convocata la conferenza dei servizi per l’approvazione, che si è tenuta il 28 luglio 2010, sono state richieste modifiche dalla confinante Società Autostrada dei Fiori e dalla Sovrintendenza. Come si può quindi agevolmente capire il Comune non ha voluto “impantanare” nulla.

In particolare le modifiche strutturali richieste dalla Sovrintendenza portano il progetto a costi ben superiori a quelli preventivati (circa € 525 mila) somma ritenuta amorale dalla stessa rappresentante dell’associazione Cinzia Amato e comunque non nella disponibilità del Comune di Finale Ligure.

A questo punto è stata nuovamente investita del problema la Sovrintendenza che ha richiesto una relazione di riqualificazione dell’intera area in modo da verificare se vi sono le possibilità di ridurre le prescrizioni e quindi i costi.

Sinceramente mi sento anch’io un po’ frustrato da questa vicenda. Probabilmente sarebbe stato più semplice fare come tutti gli altro Comuni del nostro comprensorio. Non avere un canile e versare la cifra di mantenimento per i soli undici cani ritrovato sul territorio di competenza come previsto dalla convenzione Enpa. Ma il nostro impegno è dotare Finale Ligure di un nuovo canile ed è quello che si farà.

 

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