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Eventi | 15 giugno 2011, 11:52

Savona, venerdì 17 giugno doppio appuntamento alla Pinacoteca Civica

Dalle 15.30 "Percorsi della ceramica", iniziativa nell'ambito del Festival Internazionale della Maiolica. Alle ore 18, presentazione della scheda relativa alla “Crocifissione di Savona” a cura del Rotary Club Savona

Savona, venerdì 17 giugno doppio appuntamento alla Pinacoteca Civica

Dalle ore 15.30 alle 18.30 saranno visitabili i Percorsi della Ceramica iniziativa nell'ambito del Festival Internazionale della Maiolica, apertura gratuita della Pinacoteca e delle collezioni di ceramica dal XV al XX secolo.

A seguire alle ore 18 presso la Pinacoteca Civica sarà allestita la

Presentazione della scheda relativa alla “Crocifissione di  Savona”, a cura del Rotary Club Savona.  

Il riallestimento museale della sezione di opere dei secc. XV e XVI,  presentato in Pinacoteca nel dicembre 2010 e denominato Percorsi rinascimentali, vede un ulteriore sviluppo con la presentazione di una preziosa scheda dedicata allo straordinario dipinto di  Donato de' Bardi,  già nota come “Crocifissione di Savona”, pubblicata grazie all'intervento del Rotary Club di Savona, che verrà messa a disposizione dei visitatori del museo fornedo un prezioso strumento per la conoscenza di questo capolavoro.  

L'evento vedrà la partecipazione di Giuseppe Noberasco, presidente del Rotary Club Savona, Massimiliano Caldera, storico dell'arte, l'autore della scheda Massimo Bartoletti, storico dell'arte, e la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Ligura.    

Donato de' Bardi - Crocifissione  

(documentato a Pavia, a Genova e a Savona dal 1402 al 1450/1451)  

La grande tela è firmata «Donatus comes Bardus pa-/-pie(n)sis pinxit hoc opus» (il conte Donato de' Bardi, pavese, dipinse quest'opera): l'artista, noto grazie ad alcuni documenti d'archivio e a pochi dipinti sopravvissuti, è attivo soprattutto a Genova, dove, tra il secondo e il quinto decennio del Quattrocento, si afferma come uno dei protagonisti del panorama artistico locale.

L'opera è eseguita su tela, un supporto molto raro per i dipinti dell'inizio del Quattrocento, solitamente usato per impieghi molto limitati, come i gonfaloni processionali, le cortine protettive dei polittici o le ante d'organo: in questo caso l'uso di materiali preziosi (le dorature, il blu di lapislazzulo) e la raffinata attenzione esecutiva lasciano pensare che si tratti di una pala d'altare, secondo un uso poco diffuso in area italiana ma attestato nell'Europa settentrionale e, occasionalmente, anche in Liguria.  

Alla pittura del Nord rimanda anche la chiara individuazione della sorgente di luce che fa risaltare i colori, costruisce le forme e crea lo spazio, raggiungendo così un'inedita modernità di effetti ottici.

Se le opere più antiche di Donato de' Bardi rientrano ancora nella stagione tardogotica (con un aggiornamento che guarda a Gentile da Fabriano e ai miniatori franco-fiamminghi), la Crocifissione di Savona  indica la ricezione delle più recenti esperienze dell'Ars nova di Fiandra.

Favorite dai rapporti marittimi e finanziari che, nel XV secolo, legano Genova e Savona ai grandi porti del Nord, le esperienze di Robert Campin, Jan van Eyck e di Roger van der Weyden raggiungono precocemente l'ambiente artistico locale e sollecitano un profondo rinnovamento del linguaggio artistico di Donato de' Bardi che segna un altissimo punto di contatto fra il Rinascimento settentrionale e quello italiano.

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