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Attualità | 12 settembre 2011, 17:15

Andora: la Residenza Valmerula tiene a precisare, noi anche

Riceviamo e pubblichiamo una nota di preciasazione della residenza protetta Val Merula di Andora

Andora: la Residenza Valmerula tiene a precisare, noi anche

"Il progetto “ Val Merula” rappresenta il tentativo di realizzare sul nostro territorio ligure (regione col più alto tasso di popolazione anziana) un sistema di assistenza innovativo, ideato circa una decina di anni fa in seguito alla lettura, acquisizione e condivisione di esperienze appartenenti a Paesi del nord che risultano molto più avanti nel fornire servizi adeguati per i cosiddetti cittadini “fragili” e cioè persone (anziani, disabili etc.) che si trovano in situazione di bisogno in maniera temporanea o meno e che necessitano di risposte adeguate quali servizi socio-sanitari a misura. Quindi oltre alla costruzione di una Residenza protetta “classica” per anziani sia autosufficienti che non autosufficienti, la progettazione di minialloggi, sempre inseriti, anche se in maniera indipendente, nel complesso della struttura.

Tale progetto prevede infatti due elementi sostanziali che lo contraddistinguono:

  • -  Attraverso il Project, approvato in sede di gara, la costruzione di 65 posti letto di una moderna e confortevole Residenza Protetta, in parte finanziata attraverso la vendita di alloggi protetti, i quali sono regolamentati nell’utilizzo e i cui acquirenti (sempre anziani e/o persone in difficoltà come disabili etc.) possono continuare la loro esistenza nella propria realtà ma solo un po’ più protetta, potendo usufruire dei servizi della struttura: infermieristico, fisioterapico, di lavanderia e di ristorazione... in completa autonomia;

  • -  Inoltre la predisposizione di un Centro diurno semiresidenziale per persone affette da demenze senili che va a supportare il peso dei caregiver che si occupano sempre più frequentemente di familiari e/o persone affette da Alzheimer e/o demenze senili (fenomeno costantemente in rapida crescita)

    Quindi nell’ambito di uno stesso complesso residenziale, possono trovare collocazione le diverse fasi della non autosufficienza ed è possibile attuare così un progetto complessivo di intervento socio sanitario legato e aperto sul territorio.

    Ecco alcune precisazioni in relazione agli articoli apparsi che riteniamo opportuno sin da ora puntualizzare:

    - gli alloggi "protetti" sono 18 e non 15, usufruibili da ultrassessantenni (e non 65enni). La vendita è con atto notarile che dovrà far proprio un regolamento approvato in sede di gara che prevede alcune regole molte specifiche circa l’utilizzo dell’alloggio anche in caso di morte del primo acquirente.

    - i posti letto della Residenza Protetta sono 65 in camere doppie e alcune singole;

    - il Comune "padrone" della struttura lo è già fin d'ora: ha ricevuto a costo zero un immobile del valore di milioni di euro: ciò in seguito ad una gara espletata ormai alcuni anni fa e che prevedeva un investimento complessivo a totale carico dei privati di oltre 5 milioni di euro.

- gli alloggi sono stati venduti gradualmente, durante il corso degli anni della costruzione, ad oggi ancora cinque sono da vendere.

- Per quanto riguarda il finanziamento della struttura i privati (CRESS, S. Giovanni profin, Principe, Papone) hanno finanziato, in parte con fondi propri, in parte con mutuo bancario la struttura, senza alcun aiuto o contributo da altri enti.

- Infine circa la regolarità delle pratiche urbanistiche, ogni variante è sempre stata presentata in Comune e regolarmente assentita (o direttamente o con il silenzio assenso)

- In relazione alla scelta del medico di base da parte dei 14 utenti la stessa è di libera decisione degli ospiti ricoverati in rp.

Capitolo a parte riguarda l’accoglienza di 10 giovani donne profughe nigeriane (la più vecchia è del 1983!), come da richiesta specifica della Protezione Civile Regionale, arrivate in condizioni pietose venerdì 2 settembre da un centro di accoglienza della Manduria dopo essere state cacciate dalla Libia, ed in status di richiedenti asilo politico.

La struttura, il Comune e la ASL che hanno in carico l’accoglienza di queste giovani donne hanno l’obbligo di segnalare qualsiasi particolare anche dal punto di vista sanitario. Le stesse sono sottoposte a controlli che vengono richieste anche all’ufficio di igiene della ASL. La scabbia rientra sicuramente tra le infezioni maggiormente da monitorare: esistono dei protocolli sanitari che garantiscono la sicurezza del trattamento (alle ore 13 di questa mattina è stata certificata una dermatite). Spiace constatare come da un legittimo dubbio ne sia venuta fuori un’ accusa quasi di noncuranza e di leggerezza nell’agire se non addirittura, in seguito ad una rilettura, di qualche forma di razzismo latente!

Per quanto riguarda la presunta inchiesta da parte della Procura, in qualità di amministratori non siamo venuti a conoscenza di alcuna indagine, ma se è stato inoltrato un esposto alla procura di Savona è legittimo che la stessa indaghi e tragga le dovute conclusioni. Non riteniamo che ci sia nulla da eccepire nell’espletamento della pratica urbanistica.

In merito alla presunta raccomandazione per assunzione della figlia del sindaco di Andora, informiamo che la stessa non lavora in alcuna delle cooperative indicate né di ns conoscenza.

Gli articoli apparsi in questi ultimi giorni sulle pagine del Secolo XIX edizione di Savona , in relazione alla RP Val Merula di Andora , riteniamo siano estremamente lesivi sia dal punto di vista dell’immagine che da quello economico per la ns struttura che da poco ha aperto le proprie attività completamente rivolte ad un mercato privato e per cittadini andoresi, in mancanza di posti convenzionati Asl .

La ns società si riserva fin da ora di valutare con il proprio legale l’opportunità di valutare eventuali azioni di autotutela.

In allegato nota* sull’apertura della struttura.

Il CDA di Val merula srl"

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* la nota indicata si riferisce ad altro comunicato stampa ricevuto e pubblicato dal nostro giornale nel giugno scorso, consultabile anche QUI a firma del presidente della società Roberto Principe inoltratoci come quest'ultimo da Laura Gengo da una casella mail della savonese Cooperarci che gestisce la residenza protetta.

Per dovere di cronaca ci corre l'obbligo di sottolineare come la stessa Laura Gengo risulti da visura camerale consigliere ed amministratore delegato della società Val Merula Srl, presieduta dal Principe, e indicata dalla GdF come consigliere del CRESS.

Sia la Gengo che il Principe compaiono nelle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche operate dal Gruppo Tutela Spesa Pubblica del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Genova. A pag. 7 in particolare viene riportato dalla Guardia di Finanza quanto segue:

"... La conversazione prosegue, poi, in relazione ad un’operazione immobiliare che il RAVERA, unitamente ad un costruttore identificato presumibilmente in PRINCIPE Roberto (29) , ha effettuato sul territorio del comune di Andora (SV): avendo ottenuto il diritto di superficie come usufrutto del terreno per finalità sociale, il RAVERA ha costruito una casa di riposo per circa sessanta anziani e, per più del 50% di “residenze servite” che, secondo il RAVERA stesso, non sono altro che appartamenti venduti a famiglie con anziani che, una volta che questi ultimi scompaiono, restano in dote alla famiglia come casa al mare senza obbligo di rotazione. Il RAVERA afferma che tale costruzione ha avuto l’avallo del piano regolatore comunale e, a parziale riscontro di un qualche accordo, si è intercettata una conversazione tra lo stesso e la GENGO Laura nella quale si parla di trovare una sistemazione per la figlia del sindaco di Andora."

A pag. 242 si legge:

Nella medesima circostanza, appare rilevante il contenuto della telefonata n. 441 (All. 2.3.2.2),  datata 31.03.2009 alle ore 12:34, ove la GENGO comunica al RAVERA l’esistenza di raccomandazioni affinché possa essere assunta presso di loro la figlia del Sindaco di Andora, come di seguito trascritto:

Si riporta uno stralcio significativo della conversazione:

LAURA GENGO: Eh, sta a sentire, vabbè uno...sia...mi ha mandato un curriculum di una certa Floris che è la figlia del sindaco di Andora perché...(incomprensibile, si sovrappongono)
DANILO RAVERA: Ce l'ho davanti!
LAURA GENGO: ...Genova.. bisognerebbe...(si sovrappongono)

DANILO RAVERA: Ce l'ho davanti
LAURA GENGO: Ah sì?
DANILO RAVERA: Sì
LAURA GENGO: Ah, vabbè... per... qualche colloquio così, poi vedere, eh? Perché mi han chiamato di nuovo...

In relazione a quanto sopra indicato è possibile configurare le seguenti responsabilità:

- Nomi dei responsabili: Ravera Danilo e Principe Roberto

- Titolo dei reati: Artt. 110 (concorso) e 640 bis c.p. (truffa aggravata)

- Luoghi eventuali da perquisire: Abitazione Ravera (...) abitazione Principe, uffici Comune Andora (SV), uffici residenza Val Merula (etc) "

La comunicazione di notizia di reato 3105/09/21 ex Art. 347 c.p.p. trasmessa dagli inquirenti al Pubblico Ministero Paola Calleri della Procura della Repubblica di Genova riporta a pagina 243 come persone informate sui fatti La stessa Laura Gengo oltre al sindaco di Andora Franco Floris e la figlia.

Questo quanto contenuto nei documenti pubblicati redatti dagli inquirenti. Stante e dovuta la presunzione di innocenza sino a condanna passata in giudicato, nostro dovere è darne conto ai lettori.

sn

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