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Attualità | 15 settembre 2011, 15:21

Manovra, tagli al trasporto pendolare: secondo Legambiente su' del 146% il prezzo dei biglietti in Liguria

Dati allarmanti: folle aumento del prezzo del biglietto e milioni di persone in auto. Legambiente: “Subito un Decreto per 3 centesimi di accisa a sostegno della mobilità sostenibile, da recuperare a spese di petrolieri e distributori”. Le tabelle

Manovra, tagli al trasporto pendolare: secondo Legambiente su' del 146% il prezzo dei biglietti in Liguria

Roma più cara di Berlino e Parigi;

 

ogni anno 1.320 euro in più per gli abbonamenti.


Milioni di pendolari appiedati e costretti a riversarsi sulle strade oppure prezzi di biglietti e abbonamenti raddoppiati o addirittura triplicati. Queste le conseguenze dirette dei tagli inseriti nella manovra finanziaria a danno del trasporto locale. “Ipotesi inaffrontabili in un periodo di crisi profonda e di vera difficoltà per tante famiglie”, ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, a sostegno della protesta dei governatori che oggi pomeriggio consegneranno simbolicamente al Governo i contratti del trasporto pubblico locale.


L’elaborazione di alcuni dati da parte dell’associazione ambientalista sugli effetti dei tagli nei trasferimenti alle Regioni previsti dalla manovra, rende un quadro allarmante: il taglio drastico del servizio di trasporto locale provocherebbe il caos nelle città italiane, impedendo di fatto a centinaia di migliaia di studenti o lavoratori di muoversi e aumentando traffico e inquinamento. Per far fronte alla situazione, le Regioni dovrebbero effettuare tagli tali da cancellare tutti i treni prima delle 6 e dopo le 21, cancellandone anche la metà nelle altre fasce orarie. In questo modo, per esempio, verso Milano, ogni mattina si avrebbero 300 mila persone in auto in più, con evidenti conseguenze in termini di congestione e inquinamento. Gli aumenti delle tariffe per recuperare le risorse mancanti sarebbero enormi: un pendolare, ad esempio, della tratta Chivasso-Torino, vedrebbe il suo abbonamento mensile passare da 51,5 a 167 euro con un aumento di spesa di 1.380 euro in più ogni anno. Un cittadino di Roma, Bologna o Napoli si troverebbe a pagare un abbonamento mensile superiore a quello di Parigi (130 euro) ma con la beffa di dover sopportare sempre gli stessi disagi in termini di disservizi, ritardi, scarsa igiene. Tra le capitali europee proprio Roma risulterebbe avere il secondo prezzo più alto per un abbonamento mensile, pari a 151 euro, superando città come Berlino (145 euro), Parigi (130) e Madrid (111) che vantano però un’offerta di treni pendolari e metropolitane di gran lunga superiore alla nostra per qualità e quantità.


Questi, in sintesi, gli effetti della riduzione nei trasferimenti alle Regioni per il servizio ferroviario, che in due anni ha portato a un taglio pari al 75% delle risorse.

Una prospettiva drammatica che riguarda oltre 2,7 milioni di italiani che ogni mattina usano il treno per spostarsi per motivi di lavoro e di studio, e che vengono completamente trascurati dal Ministro dei Trasporti Altero Matteoli che, proprio in questi giorni, ha invece annunciato un piano per il rilancio delle infrastrutture con risorse per autostrade e grandi opere.


Legambiente lancia quindi un appello, per spingere il Governo a porre riparo a questa situazione attraverso un Decreto Legge che introduca un’accisa di 3 centesimi per litro di benzina e gasolio al fine di coprire i tagli e, soprattutto, di dare certezze per il futuro, perché permetterebbe di generare un’entrata annua di circa 1,3 miliardi di euro.

“Questa soluzione – ha sottolineato Cogliati Dezza – è oggi l’unica percorribile per garantire disponibilità finanziarie per il trasporto ferroviario locale in modo da realizzare un miglioramento del servizio e gli investimenti necessari senza incidere sulle tasche dei cittadini. Il peso in termini di rincari per gli automobilisti può essere, infatti, facilmente recuperato attraverso un’azione seria e incisiva da parte del Governo nei confronti dei petrolieri e distributori di benzina, intervenendo su quegli accordi di cartello che ad oggi mantengono i prezzi alti anche quando scende il prezzo del petrolio. Ci schieriamo quindi al fianco di Governatori regionali e Sindaci in questa battaglia, che dovrà portare a una rapida ed efficace soluzione da parte del Governo”.


 Tagli per il trasporto ferroviario nelle Regioni


Totale tagli per il 2012

Viaggiatori al giorno

Numero abbonati

Piemonte

179.539.016

208.400

68.000

Lombardia

186.153.271

594.000

191.000

Liguria

72.929.616

105.000

20.600

Veneto

96.325.412

142.000

65.800

Emilia-Romagna

71.366.182

130.000

38.000

Toscana

158.667.985

224.000

57.000

Marche

31.388.782

26.000

22.000

Abruzzo

35.128.752

23.500

9.000

Umbria

30.065.931

26.000

5.500

Lazio

157.052.906

540.000

160.000

Campania

134.137.276

422.000

125.000

Molise

19.671.061

4.600

850

Puglia

47.534.221

104.000

65.100

Basilicata

22.826.574

7.700

4.000

Calabria

71.211.245

25.600

15.600

TOTALE

1.314.107.232

2.582.000*

847.450

Elaborazione Legambiente su dati Trenitalia, Regioni e Camera dei Deputati

*con le Regioni a Statuto speciale il totale nazionale è di 2,7 milioni di viaggiatori al giorno





Confronto dei costi di abbonamento mensile tra le capitali europee

Aree metropolitane

Costo abbonamento

Londra

195

Roma*

151*

Berlino

145

Parigi

130

Madrid

111

Elaborazione Legambiente su dati aziende trasporto pubblico.

*stima con i nuovi tagli, attualmente 51 euro





 Aumento biglietti per il trasporto ferroviario nelle Regioni a Statuto Ordinario


Aumento % dei biglietti

Esempio nuove tariffe rispetto ad un biglietto attuale da 5 euro

Prezzo attuale abbonamento medio*

Prezzo nuovo abbonamento

Medio*

Piemonte

+225

16,25

51,50

167,37

Lombardia

+124

11,20

55,00

123,20

Liguria

+146

12,30

49,00

120,54

Veneto

+120

11,00

56,00

123,20

Emilia-Romagna

+78

8,90

46,00

81,88

Toscana

+144

12,18

44,50

108,58

Marche

+182

14,11

42,60

120,13

Abruzzo

+318

20,90

43,90

183,51

Umbria

+158

12,90

49,00

126,42

Lazio

+196

14,81

51,00

150,96

Campania

+191

14,57

62,20

181,00

Molise

+475

28,75

31,00

178,25

Puglia

+147

12,34

52,20

128,94

Basilicata

+470

28,50

34,60

197,22

Calabria

+860

48,00

38,00

364,80

TOTALE

+174

13,71

47,10

157,10

Elaborazione Legambiente su dati Trenitalia, Regioni e Camera dei Deputati

*Per una percorrenza media di 30 km




Possibili aumenti tariffari sulle tratte pendolari delle aree metropolitane in Italia


Tratta pendolare

Pendolari sulla linea ogni giorno

Prezzo attuale

(in euro)

Prezzo con aumenti

(in euro)

Piemonte

Pinerolo-Torino

7.000

3

9,75

Lombardia

Gallarate-Milano

30.000

4,45

9,96

Liguria

Varazze-Genova

5.000

3,50

8,61

Veneto

Cittadella-Padova

10.000

3,45

7,59

Emilia-Romagna

Imola-Bologna

10.000

3,60

6,41

Toscana

Empoli-Firenze

8.000

3,10

7,56

Lazio

Civitavecchia-Roma

10.000

4,50

13,32

Campania

Caserta-Napoli

10.000

3,40

9,89

Puglia

Barletta-Bari

6.000

3,90

9,63

Elaborazione Legambiente su dati Trenitalia e Regioni.


com.

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