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Attualità | 04 gennaio 2012, 13:26

Treni marci: come arrampicarsi sugli specchi

Nei giorni scorsi abbiamo segnalato lo scandalo delle tariffe ferroviarie liguri, le più alte d'Italia. Oggi leggiamo la scivolosa risposta dell'assessore Vesco

Treni marci: come arrampicarsi sugli specchi

Nei giorni scorsi abbiamo segnalato lo scandalo delle tariffe ferroviarie liguri, le più alte d'Italia.

Oggi leggiamo la scivolosa risposta dell'assessore Vesco:

"Non voglio scendere in polemica, ma giudicare la qualità del servizio senza tener conto delle nostre difficoltà infrastrutturali, lo trovo un esercizio piuttosto sterile. Non è vero che in Liguria la qualità dei nostri servizi ferroviari sia inferiore a quella erogata altrove, chi viaggia in treno anche fuori dal nostro territorio non può che confermarlo. Basta chiederlo, ai pendolari delle altre regioni.” 
Credo che le critiche siano assolutamente inutili quando non tengono conto della situazione oggettiva e non sono quindi accompagnate da proposte serie”, conclude l’assessore. 

 

Caro assessore, il paradiso non c'è da nessuna parte, ma se un pendolare lombardo, emiliano, toscano o altoatesino abituato a circolare su treni moderni e funzionali, ad esempio:

TSR (assenti in Liguria).

Minuetto (assenti in Liguria).

Stadler (assenti in Liguria).

 

Arrivasse in Liguria e trovasse ancora questi reperti archeologici risalenti agli anni '70 del secolo scorso:

Ale 801 (molto presenti in Liguria).

 

crederebbe di essere stato catapultato nel medioevo o in un paese africano.

Se poi un pendolare lombardo, toscano o emiliano notasse la completa assenza di RV (ma autenticamente veloci non solo di nome ma con prestazioni da calesse a cavalli) dal programma di esercizio ligure, beh, avrebbe qualche difficoltà a darsi delle risposte.

Se poi un pendolare di altre regioni notasse la sciatteria, la povertà e la totale assenza di comunicazione sul trasporto regionale presente in Liguria, darebbe di certo ragione alle leggende del "braccino corto" che caratterizza i liguri. 

 

Quali sono le difficoltà infrastrutturali liguri? Possedere tante gallerie e tante stazioni posizionate a pochi chilometri l'una dall'altra? Esistono elettrotreni a forte accelerazione progettati proprio per questo scopo. In Liguria, a parte i pochi TAF peraltro non acquisatati nel corso della sua gestione, non esistono!

Esistono solo carrozze a due piani (cimeli storici pure quelle), carrozze PR e carrozze MD trainate da locomotori e quindi non a velocità e accelerazione distribuita.

Ma probabilmente questi concetti (basilari per contenere i tempi di percorrenza di un treno che deve effettuare molte fermate ravvicinate) sfuggono al suo Assessorato.

La situazione oggettiva ligure è pessima perché determinata da una pessima politica, da scarsi finanziamenti e dalla totale assenza di una Agenzia dei Trasporti (formata da perone competenti e non di nomina della casta) e di un piano regionale dei trasporti.

L'offerta e gli orari dei treni non sono in funzione delle esigenze dei viaggiatori bensì concordati esclusivamente dai funzionari dell'assessorato con Trenitalia.

L'inefficienza del lobbysmo ligure su Trenitalia è evidente: oggi il suo assessorato ha strombazzato la fermata a Levanto di un solo IC quando la Toscana ha imposto invece le fermate in località toscane a tutti i FB Genova-Roma allungandone i tempi di percorrenza e privando Genova di un ES FAST autenticamente FAST rispetto a prima del cambio orario.

 

Se lei è con la coscienza a posto, ben per lei. Fortunatamente il tempo passa e prima o poi potremo contare su un altro Assessore.

com.

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