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Eventi | 10 aprile 2012, 10:45

"Il Colore del viaggio: la ricerca di nuove esperienze negli altrove del mondo"

I bambini incontrano l’arte moderna, a sostegno dell’intercultura.

"Il Colore del viaggio: la ricerca di nuove esperienze negli altrove del mondo"

Il 26 aprile 2012 alle ore 10.30 presso la sala del Palazzo Oddo di Albenga (3^ piano) e GalleriaScola Via Cavour 44, si inaugurerà la mostra “IL COLORE DEL VIAGGIO: la ricerca di nuove esperienze negli altrove del mondo”, con le opere grafiche e pittoriche realizzate dagli alunni delle scuole primarie dei Circoli Didattici di Albenga1, Albenga2 e Andora. Le opere esposte sono state realizzate dagli alunni che hanno seguito con dedizione un appositocorso di pittura, tenuto dall’insegnante ed artista Cinzia Vola, laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Responsabile del laboratorio artistico rivolto ai bambini “Ricercare a più voci” che svolge presso il Complesso di San Domenico, in collaborazione con l’Associazione Culturale “A.da Mes”Antonello da Messina in qualità di esperta in Arte e Immagine svolge attività didattica nelle scuoleprimarie di Albenga e Andora, ed anche a sostegno dell’integrazione culturale collaborando comeartista per l’area visiva, al progetto europeo Mus-e per le associazioni Mus-e di Savona e Imperia. I corsi di disegno e pittura sono stati realizzati grazie al contributo elargito dalla Fondazione “A.De Mari”. Sono state coinvolte nel progetto 14 classi, coinvolgendo 330 alunni. Del Circolo Didattico Albenga1: le due classi 5^e , la 4^, la 3^ della scuola primaria di Leca , la classe 5^ dellascuola “Don Barbera” , e la 3^ di Carenda; del Circolo Didattico Albenga 2, le 2 classi 5^e della scuola “T. Paccini”, la 3^ e 5^ classe di Vadino, e la 5^ classe di Villanova, ed infine del CircoloDidattico di Andora, le classi 1^-4^-5^ della scuola primaria “G.B.L. Badarò” di Laigueglia.

L’Arte ha una profonda influenza nella costruzione di categorie concettuali che formano il "senso"del viaggio, poiché sollecita sogni, ispirazioni, impulsi verso il viaggio nel suo senso più ampio eprofondo: l'importante è raggiungere un "altrove" rispetto al "dove si è". Il progetto affronta ilrapporto tra arte e viaggio, la cui essenza è incarnata in quella della scoperta, insita nell’ alteritàdello sconosciuto, del mistero dell’infinito nel quale, come “homo migrans”, l’uomo-artistamoderno sviluppa l’ “intenzionalità a muoversi verso una meta che è solo ipoteticamente predefinita”.

L'arte è stata sempre, un fattore di socializzazione e un principio fondante del dialogo,poiché essa ha sempre avuto come centro del suo essere, l’umano, e le umane esperienze.Utilizzare il tema del viaggio consente di conoscere il lontano come reale possibile, considerandoquindi interessante l’amico che viene da lontano proprio come le immagini di luoghi distanti,presenti nelle opere degli artisti “viaggiatori” che vengono analizzati.“Il Colore Del Viaggio” percepito attraverso i linguaggi dell’arte, come metafora dei “colori delnostro tempo”, trasmette valori che arricchiscono di senso il significato più profondo del viaggiodell’Uomo, che si sposta- migra anche per necessità esistenziali. Diviene quindi, anche strumento diriflessione, per far comprendere le motivazioni che spingono l’essere umano alla fuga, al viaggio,alla ricerca di altro, sensibilizzando al valore dell’accoglienza.

“Il Colore del viaggio” affronta quindi, due movimenti artistici fondamentali per l’arte europea tra Ottocento e Novecento:l’orientalismo e il primitivismo. Nel 1905 “l’arte nègre” (espressione con cui all’epoca ci siriferisce ad oggetti provenienti sia dall’Africa che dall’Oceania) si diffonde a Parigi tra gliintellettuali come Apollinaire ed artisti, ai quali viene fatto risalire l’interesse delle avanguardieartistiche del Novecento per le arti cosiddette “primitive”. Dapprima è l'arte giapponese ad influenzare soprattutto gli impressionisti, poi con il Fauvismo,l'Espressionismo, il Cubismo, l'interesse si sposta verso la cultura dell'Africa, dell'Oceania edell’Islam. Gauguin per primo, subisce il fascino delle forme e dei colori che l'arte oceanica gli offriva, inrottura con gli ormai agonizzanti retaggi della cultura occidentale. La vera rivelazione è quella avuta da Derain nell'estate del 1905 in un caffé, nell'incontro casuale con tre sculture africane; daessa avrà inizio la diffusione inarrestabile del contagio che tramite, Matisse, si estenderà a Picasso e molti altri. Si delineano due principali movimenti artistici nei confronti della scultura africana, il Fauvismo ed il Cubismo. L’attività, divenendo per le classi coinvolte meta di un viaggio di istruzione, al termine del percorsoha consentito l’analisi dal vero di alcune opere pittoriche esposte alla mostra “Van Gogh ed il Viaggio di Gauguin”, fino al 1 maggio presso il Palazzo Ducale di Genova, che sono state riprodotte dagli allievi. Fra queste, la grande tela di Gauguin“ Da dove veniamo, Chi siamo, Doveandiamo”, di 4 metri per 1,50 che è stata realizzata in 2 esemplari in scala 1:1 dalle classi 3^ e 4^di Vadino, e 4^ e 5^ di Laigueglia.

Verranno esposte numerose riproduzioni di opere, tra le più rappresentative dell’Arte Moderna eseguite dagli allievi, attraverso il metodo della quadrettatura, che ha consentito loro di ingrandire, (prima individualmente e poi in gruppo), l’immagine da riprodurre rispettandone le proporzioni originali. Le opere scelte di Paul Gauguin, Henri Matisse, Andrè Derain, Pablo Picasso, Paul Klee, Cornelis Escher, sono state confrontate con le riproduzioni di antiche stampe giapponesi, di alcune maschere primitive scultoree in legno di matrice africana e polinesiana e maori, di elementi architettonici e manufatti ornamentali e musivi arabi (ceramiche, tessuti), e delle decorazioni delle civiltà precolombiane. Infine, per comprendere la genesi degli stilemi della grafica contemporanea nipponica in relazione aquella classica del 1700, sono state analizzate e riprodotte alcune carte da gioco giapponesi, quali Dragon Balls, Yughi-yo, Bakugan, messe a confronto con i linguaggi visuali che le hanno originate,e ricercati tra le culture precolombiane, greco- ortodosse, egiziane.

La mostra sarà visitabile fino al 6 maggio 2012 col seguente orario: tutti i giorni dalle ore 9 /12 edalle 15 alle 18. Ingresso gratuito.

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