Dopo aver finalmente potuto vedere il famoso piano per "velocizzare" alcuni treni regionali, possiamo esprimere alcune prime valutazioni: le modifiche introdotte non rispondono ai criteri richiesti dai pendolari per introdurre la categoria dei "regionali veloci" in quanto si limitano a tagliare, per lo più, fermate che non vengono interamente riattribuite ad altri treni in fascia oraria analoga.
I tempi di percorrenza sono diminuiti, specie a Ponente, in misura molto modesta, e dubitiamo che il rapporto costi (taglio fermate) e benefici (minore tempo di percorrenza) sia davvero favorevole a questo piano. Globalmente, questi interventi non arrivano a rappresentare un valido supporto agli IC, specie per chi abita nelle ali più lontane dal capoluogo ligure, che resta il centro di gravitazione della mobilità regionale. Il cadenzamento si allontana sempre di più e viene fuori in maniera sempre più incisiva la necessità di riscrivere da zero un nuovo orario.