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Varazzino | 28 maggio 2012, 18:24

Varazze, proclamato lo sciopero ad oltranza ai cantieri Baglietto

Varazze, proclamato lo sciopero ad oltranza ai cantieri Baglietto

“I lavoratori dei Baglietto di Varazze hanno deciso, in data odierna, di proclamare lo sciopero ad oltranza per impedire le lavorazioni volte a depredare il cantiere dello scafo del 44 metri in costruzione a Varazze.” Così inizia il comunicato emesso dall’assemblea dei lavoratori del cantiere Baglietto di Varazze, preoccupati per il prolungarsi della crisi apertasi da oltre due anni e arenata in una trattativa che se conclusa positivamente garantirebbe la continuità produttiva, il riassorbimento delle maestranze in cassa integrazione e la graduale assunzione di altri lavoratori, compreso il recupero urbano dei capannoni, che si inserirebbe in quello più complesso e già avviato dell’intera area del ponente varazzino.

La prefettura di Savona ha convocato per venerdì 1 giugno le Istituzioni, il curatore e i sindacati, ma non l’azienda interessata a rilevare il sito varazzino, vanificando le aspettative delle maestranze che, volendo evitare il trasferimento dello scafo in costruzione da Varazze a La Spezia, hanno proclamato lo sciopero ad oltranza e due azioni dimostrative:

  • Giovedì 31 maggio alle ore 9.15, un corteo partirà dal cantiere per attraversare la città. “Sono stati invitati a partecipare la popolazione e le istituzioni, per difendere il lavoro e le prospettive che il cantiere ha si spera possa ancora rappresentare per Varazze e i suoi abitanti”.
  • Venerdì 1 giugno alle 10.30, i lavoratori si riuniranno sotto la prefettura di Savona, per portare all’attenzione del prefetto il profondo disagio e le difficoltà che questa situazione, vissuta dai lavoratori ormai da 25 mesi in cassa integrazione, causa a loro e alle loro famiglie.

Comune e Provincia si sono già schierati a fianco dei lavoratori nel sostenere le loro aspettative, auspichiamo una simile iniziativa anche da parte della Regione, affinché sia a tutti chiaro che il sito varazzino deve essere messo in condizioni di riprendere la produzione e a ridare lavoro e reddito ai lavoratori dipendenti, all’indotto e all’intera comunità varazzina, anche se con un altro marchio e un diverso logo.

Ponentevarazzino.com

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