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Eventi | 21 giugno 2012, 09:05

Programmazione NuovoFilmStudio

"W.E. - Edward e Wallis" & "Hugo Cabret"

Programmazione NuovoFilmStudio

Questo fine settimana la nostra sala propone "W.E. - Edward e Wallis", secondo lungometraggio di Madonna, vincitore del Golden Globe 2012 per la migliore canzone originale "Masterpiece".

In programmazione la prossima settimana, martedì 26 e mercoledì 27 giugno, "Hugo Cabret" di Martin Scorsese, film vincitore di cinque premi Oscar 2012 (migliore fotografia, scenografia, effetti speciali, missaggio e montaggio sonoro).

ven 22 giugno (20.15 - 22.30)

sab 23 giugno (17.30 - 20.15 - 22.30)

dom 24 giugno (15.30 - 17.45 - 20.15 - 22.30)

lun 25 giugno (15.30 - 20.15 - 22.30)

W.E. - Edward e Wallis

di Madonna
con Abbie Cornish, Andrea Riseborough, James D'Arcy
Gran Bretagna 2011, 118'

Film vincitore del Golden Globe 2012 per la migliore canzone originale "Masterpiece" (Madonna/Julie Frost/Jimmy Harry)

Manhattan, 1998. Durante l'asta dei beni del Duca e della Duchessa di Windsor, Wally Winthrop, una giovane donna del Sud trapiantata a New York e intrappolata in un matrimonio pubblicamente invidiabile ma personalmente umiliante, resta profondamente colpita dalle opere d'arte che facevano parte della loro vita, ma soprattutto dalla celebre e travagliata storia d'amore tra i due. Divenuta consapevole dei sacrifici che Wallis Simpson dovette affrontare a causa della scelta di sposare Edoardo VIII, Wally trova finalmente il coraggio di reagire...

Messo da parte lo stile vibrante e anarchico dell'esordio ("Sacro e profano"), con il suo secondo lungometraggio Madonna punta a un neoclassicismo patinato, legato alle esigenze della storia ma anche alla voglia di confrontarsi con modelli che le sono evidentemente vicini. Americana "esiliata" alla corte d'Inghilterra, la cantante e neo-regista statunitense s'identifica infatti, senza farne mistero, in questa storia tra leggenda e verità. Tra le pieghe del pluripremiato "Il discorso del Re" si era già intravista la vicenda del Re d'Inghilterra che abdicò in favore del fratello balbuziente per poter vivere la sua relazione sentimentale. Se è vero che la Storia ha sempre sottolineato il gesto di Edoardo VIII, poco si è detto di Wallis Simpson e della sua decisione, nient'affatto scontata, di rimanere al fianco di un uomo che, sacrificando tutto per lei, l'ha relegata a un ruolo di comprimaria. "Edward e Wallis" ricostruisce con maniacale cura del dettaglio gli universi opposti in cui si muovono le due protagoniste, delineando con eleganza gli ambienti che le imprigionano. Le due donne rivelano la propria interiorità nei loro incontri immaginati, quando emerge il forte legame che unisce la giovane e infelice signora della Manhattan che conta alla sconveniente lady d'altri tempi. Nel corso della sua pluridecennale carriera musicale, Madonna ha abituato il pubblico a frequenti cambi di stile, alla ricerca di un eclettismo che fosse dimostrazione di poliedricità e voglia di costante rinnovamento. Due film sono pochi, ma alla luce di quanto visto in questo "Edward e Wallis" sembra intenzionata a lavorare nel mondo del cinema con lo stesso spirito.

Programmazione iniziative e seconde visioni:

mar 26 giugno (15.30 - 21.15)

mer 27 giugno (21.15)

Hugo Cabret

di Martin Scorsese
con Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield
Usa 2011, 125'

Film vincitore di cinque premi Oscar 2012 (migliore fotografia, scenografia, effetti speciali, missaggio e montaggio sonoro)

Parigi, 1931. Il piccolo Hugo Cabret vive nascosto nella stazione ferroviaria di Montparnasse. Rimasto orfano, si occupa di far funzionare i tanti orologi della stazione e coltiva il sogno di aggiustare l'uomo meccanico che conserva nel suo nascondiglio e che rappresenta tutto ciò che gli è rimasto del padre. Per farlo, sottrae i pezzi di cui ha bisogno dal chiosco del giocattolaio, finché non viene colto in flagrante dal burbero proprietario e derubato del prezioso taccuino con i disegni dell'automa. Riavere quel taccuino è per Hugo una questione d'importanza vitale...

Il talento di Martin Scorsese al servizio di una storia piena di fascino: "Hugo Cabret", ispirato al romanzo per ragazzi dello scrittore Brian Selznick, è un appassionato omaggio del grande regista statunitense alla Settima Arte e a uno dei suoi pionieri, Georges Méliès, ma è anche una favola moderna, un racconto di formazione su un ragazzino che cerca il suo posto nel mondo. Scorsese si mette senza pudore "ad altezza di bambino" e narra della meraviglia, unica e irripetibile, provata di fronte al fascio di luce proiettato sullo schermo gigante, del senso di magia che quelle immagini trasmettono la prima volta che le si guarda. Diventa facile immaginarsi interi pomeriggi trascorsi nelle fumose sale cinematografiche di New York a divorare cinema. Trovato il protagonista Asa Butterfield, vulnerabile e credibile nel ruolo principale, e la sua altrettanto intensa spalla Chloe Moretz, Scorsese si è assicurato dei "comprimari" di prim'ordine: Jude Law, Christopher Lee e un inedito Sacha Baron Cohen. Ma è Ben Kingsley a lasciare senza parole, sembra non aver atteso altro nella vita che interpretare Méliès. "Hugo Cabret" è un'opera che emana il sapore delle storie antiche che affascinano perché senza tempo: una intensa ed emozionante riflessione poetica sulla creazione artistica, un invito alla conoscenza e al piacere della scoperta.

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