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Politica | 08 agosto 2012, 10:14

Il PD giustifica l'aumento dei gettoni di presenza

Non sarebbero aumentati, ma tornati ai livelli "giusti"...

Il PD giustifica l'aumento dei gettoni di presenza

Alla c.a.:

Organi di Stampa e Comunicazione

Oggetto: Comunicato Stampa – Indennità degli Amministratori

Le notizie apparse sulla stampa locale nelle ultime settimane, riguardanti un presunto aumento di indennità e gettoni a vantaggio di Sindaco, Membri della Giunta e Consiglieri Comunali di Alassio, necessitano di una chiara precisazione di merito visti i fuorvianti e falsi “rumors” ed i frequenti ed incidentali o faziosi fraintendimenti sull’argomento che si sono conseguentemente diffusi per la Città.

L’Amministrazione Melgrati ha sforato nel 2010 il Patto di Stabilità. Tale sforamento, tra le altre e ben  più gravi sanzioni ex-lege, ha previsto, come per tutti gli altri Comuni che hanno sforato, anche una riduzione delle indennità per un valore pari al 30%. Con il rientro nel Patto di Stabilità, avvenuto grazie all’impegno dell’Amministrazione Avogadro, tale sanzione è decaduta e le indennità sono state riportate al valore pre-esistente lo sforamento, ovvero al valore percepito in passato dai componenti dell’Amministrazione Melgrati.  Pare evidente da quanto descritto che è del tutto falso parlare di aumento e paiono chiare le ragioni della riduzione prima e del reintegro poi: si è dunque trattato di pieno rispetto delle regole.

A proposito di regole, l’Assessorato al Bilancio, su iniziativa dell’Assessore Franco Boggiano insediato da circa un mese, ha prontamente incaricato gli uffici di controllare e certificare immediatamente la correttezza del calcolo di tali indennità ed ha ripristinato lo strumento della verifica annua su tutte le attività di competenza.

Ciò chiarito, gli esponenti del Partito Democratico Domenico Bogliolo e lo stesso Boggiano, dopo averlo condiviso con il Direttivo locale del PD e considerate le note difficoltà di bilancio ed in particolare il venir meno di consistenti contributi regionali destinati al fondo sociale affitti, hanno chiesto al competente ufficio di provvedere ad un taglio del 25% delle indennità di carica loro spettanti da destinare a tale fondo.

Chiariamo anche, viste le penose polemiche dei Consiglieri Melgrati e Lucchini circa la Festa Democratica che stiamo organizzando, che vogliamo pagare al Comune la quota del suolo pubblico relativa all’installazione delle cucine. Finanzieremo anche questa spesa grazie alle indennità di Bogliolo e Boggiano ed allo sforzo di tutti i militanti e chiariamo, con l’occasione, che il PD di Alassio è un Circolo di volontari che pagano le proprie iniziative di tasca propria, non avendo mai ricevuto nessun finanziamento da uffici romani.

In generale, la scelta del taglio non deriva dal ritenere le indennità alte o spropositate e non è un atto dovuto. Alte e spropositate saranno semmai le indennità di altre cariche o incarichi, elettivi e non elettivi, come ad esempio in molti casi quelle dei Consiglieri Regionali e dei Parlamentari (di ogni colore politco e di maggioranza o di opposizione) e dei vertici di alcune Aziende Pubbliche; dovuti sarebbero, spesso, tagli e riduzioni a questo tipo di emolumenti. Dovuti sarebbero tagli volontari da parte di chi ha causato il dissesto delle casse Comunali, non da parte di chi sta cercando di risanarle.

Entrando nel merito delle motivazioni dell’azione di Bogliolo e Boggiano, precisiamo, quindi, che si tratta prima di tutto di una decisione personale degli Assessori che raccolgono e rispondono così all’appello di una parte della Minoranza, Sinistra Alassina.

La decisione di devolvere oggi questa parte dell’indennità, proprio perché innanzi tutto scelta personale, non ha nessuna implicazione con le indennità  di Sindaco ed altri componenti dell’Amministrazione che, lo ripetiamo, riteniamo congrue in relazione alla gravosità dei compiti ed alle responsabilità connesse a tali compiti.

Anche il Presidente della Commissione Edilizia - organo non obbligatorio ma di utile supporto - Avv. Silvia Amoretti, aveva già da subito deciso di rinunciare ai gettoni, peraltro al momento non ancora percepiti, di 25 euro lordi a seduta (per un totale di circa 250 euro lordi per il primo anno) e di devolverli per il 50% ad Italia Nostra sez. di Alassio e per il 50% al W.W.F. sez. di Alassio, con l’augurio, che è una certezza, che continuino a tenere alto il controllo sul consumo del territorio.

L’iniziativa del PD di Alassio vuole essere poi, congiuntamente a quanto detto, un segnale politico che inviamo ai cittadini: noi non facciamo e non faremo mai parte della “Casta”. Noi siamo contro la “Casta” e vogliamo combattere anche contro quella parte di “Casta” che risiede all’interno del nostro partito. Noi vogliamo combattere questa battaglia dall’interno del nostro partito e cambiarlo migliorandolo. Vogliamo affermare questa nostra posizione in ogni modo, anche attraverso il taglio delle indennità dei nostri Assessori.

Aggiungiamo in conclusione che tutti i membri del PD di Alassio, e per primi gli interessati,  avrebbero preferito di gran lunga non dare eccessivo risalto mediatico a questi gesti, non ritenendo eleganti questo tipo di esternazioni, tuttavia le circostanze hanno reso impossibile applicare un comportamento discreto su questo tema.

Non possiamo esimerci, infine, dal rimarcare come il livello del confronto politico, alimentando sgradevoli polemiche e rimestii nelle tasche degli uni e degli altri, abbia superato abbondantemente la soglia della decenza e continui a precipitare vertiginosamente. Da parte nostra riteniamo chiusa la vicenda e ci auguriamo che si possa tornare rapidamente a far riemergere la discussione dalla melma ed a riprendere il confronto sui  temi prioritari per la nostra Città.

com.

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