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Eventi | 14 marzo 2013, 10:00

Otello rivive domani ad Albenga grazie alla compagnia "Kronoteatro"

Una brillante messa in scena, fedele al testo originario, a cura di Oscar De Summa

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Si chiudono domani gli appuntamenti serali della KronoStagione 2012-13, la stagione teatrale ingauna curata da Kronoteatro giunta alla sua sesta edizione grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, Regione Liguria settore spettacolo, Provincia di Savona e Comune di Albenga.

Alle ore 21 il palco del Teatro Ambra ospiterà la regia di un autore non nuovo alle scene albenganesi: forte del tutto esaurito e del successo ottenuto lo scorso anno, Oscar De Summa torna a rivisitare un classico scespiriano. Sarà Otello, questa volta, il soggetto delle sue attenzioni.  

Una brillante messa in scena che rimane strettamente fedele al testo originario, senza per questo rinunciare a necessarie ispirazioni moderne. Dalla citazione di Martin Luther King in epigrafe, “se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora incominciato a vivere” - quasi un monito al pubblico che si appresta a vivere le atmosfere della scena, all'attenzione per gli scritti di Victor Hugo: “Dalla notte di Venezia alla notte di Cipro, l'oscurità notturna avvolge Otello, incombe sui personaggi, fa di quel nero un manto che tutto copre: Otello è la notte!”.

Di tutte le opere di Shakespeare infatti questa è l'unica che si apre e si chiude su una scena notturna. Tra la notte guerresca e amorosa di Venezia e la notte di pace e di morte di Cipro si compie la vicenda dei personaggi, si delinea il singolarissimo percorso di una tragedia che non muove da un evento personale, individuale, per giungere a dimensioni progressivamente più vaste, ma passa da un evento pubblico, nazionale, verso una condizione di dramma personale, privato.

In “Un Otello altro” ritroviamo tutto il sapore specifico della tragedia scespiriana, il susseguirsi inarrestabile di fatti che sfuggono al controllo umano, l'irrevocabile destino che travolge i personaggi in un'evoluzione incomprensibile e priva di senso. Allo stesso tempo è possibile riconoscervi un sapore certo più prossimo alla nostra contemporaneità. Il dramma è qui tutto personale e privato; Shakespeare precorre i tempi, ponendo al centro della narrazione una sfera intima che negli anni assumerà sempre maggior rilievo sia nella letteratura che all'interno della società privata, costituendosi come nucleo fondamentale della vita pubblica.

De Summa ne ripropone un'interpretazione giocata con i metodi della Commedia dell'Arte, ponendo al centro un altro tema già presente nel dramma – il pregiudizio. Shakespeare gioca in quest'opera con i significati simbolici della tradizione occidentale: la dove il bianco era associato ad un'idea di purezza e il nero assumeva le sembianze del male, questi opera un capovolgimento di significati mostrando come tali dimensioni simboliche siano nient'altro che il frutto di un pregiudizio che intrattiene ben poche relazioni con la verità delle cose.

La tragedia è il frutto di pregiudizi che non siamo in grado di svelare a noi stessi e che vengono mostrati nella loro più cruda realtà: in "Otello" infatti il personaggio nero è "nobile" e cristiano mentre il soldato bianco è un bugiardo intrigante. Se sostituiamo la parola "invidia" là dove dovremmo leggere incapacità o fallimento, nelle vite dei vari personaggi, in primis in quella di Jago, allora ci troviamo di fronte ad una miscela sociale esplosiva. Ma è a teatro che ci troviamo, nel luogo dove i nostri attori prenderanno le mosse per raccontare questa storia, finendo per accorgersi di quanto il nostro piccolo quotidiano sia intriso di indistruttibili pregiudizi, dove le belle parole si frantumano di fronte alle reali necessità. Ed è così che tra una risata e un ghigno giungiamo al momento in cui la bellezza, ai nostri occhi Desdemona, viene uccisa, realmente e metaforicamente, dall'uomo così incapace di accoglierla, di viverla, senza pregiudizi!    

La biglietteria nel Palazzo Ester Siccardi di V.le Martiri della Libertà sarà aperta dal 9 marzo ogni Giovedì e Sabato dalle 16 alle 19. E' comunque possibile prenotare telefonicamente e attraverso il servizio mail. 

Nei giorni di spettacolo biglietteria presso Cinema Teatro Ambra, Via Archivolto 8, dalle ore 19.30.

c.s.

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