Da oggi le potature derivanti la lavorazione agricola potranno essere bruciate ed i loro residui non saranno considerati rifiuti. Lo ha stabilito la giunta regionale approvando un decreto ad hoc che nei prossimi giorni sarà al vaglio del Consiglio per diventare a tutti gli effetti una legge. Presto, quindi, gli agricoltori potranno finalmente ardere le potature delle loro colture e utilizzare i loro residui come concime per i terreni. Questo tipo di residuo, infatti, è stato classificato un ammendante, ovvero una sostanza utile che può essere utilizzata per la concimazione.
Con questo nuovo provvedimento, quindi, sarà modificata la legge regionale che regolamenta le disposizioni forestali, ovvero quella che proibiva lo smaltimento delle potature tramite combustione, accogliendo definitivamente la richiesta delLa Confederazione Italiana Agricoltori che più volte aveva sollecitato un intervento da parte dell'assessore con delega all'agricoltura Giovanni Barbagallo.
Per il mondo agricolo questa nuova disposizione è di fondamentale importanza perché ogni anno le aziende producono enormi quantità di scarto vegetale, basti pensare agli olivicoltori che con la sola potatura degli olivi raggiungono quintali di materiale.