"Mi immagino lo stupore dell’assessore regionale Barbagallo alla lettura delle
accuse di persecuzione rivoltegli dai pescatori dilettanti liguri.
La sua bozza di legge è infatti quanto di più filopesca si possa fare: non
riduce in alcun modo l’attività cosiddetta sportiva ed introduce soltanto –
perché obbligato dall’Unione Europea – l’iscrizione dei pescasportivi in un
elenco.
La Regione per contrastare giustamente la vendita sottobanco del pescato
“sportivo”, ha previsto il taglio della coda ma senza specificare che venga
fatto, almeno, a pesce morto.
E la matematica infine smentisce chi dice che la pesca sportiva non danneggia
il mare: un pescatore che pesca un pesce fa poco danno, centomila che pescano
un pesce sicuramente si, e finalmente potremo sapere quanti sono e come tutti
possono vedere in ogni spiaggia, porto, scogliera, oltre chi va sott’acqua,
sono tantissimi !"
Luciano Pescetto
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