Vaccarezza, TPL: "Mi rammarica che tutto il lavoro fatto sia messo in discussione dalla Cgil"

Liguria, secca risposta di Vaccarezza alle forti accuse mosse nei suoi confronti dalla Cgil in merito alla gestione del servizio pubblico dei trasporti e alla creazione dell' agenzia unica del trasporto regionale. “Mi rammarica che tutto il lavoro fatto fino ad oggi dalla Provincia di Savona in materia di trasporto pubblico sia messo in discussione dalla Cgil - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Savona - Un attacco che mi rimprovera scelte sbagliate, capaci di mettere in moto una macchina difficilmente governabile. Ma non si tratta di governare nessuno ma soltanto di informare, con il desiderio di offrire la possibilità di decidere a quelle quattrocento famiglie savonesi coinvolte nel lavoro con e per Tpl.

La Cgil conosce molto bene il lungo cammino intrapreso dalla Provincia e l'impegno profuso per la salvaguardia dell'intero comparto - Continua Vaccarezza - . Legittimo il dissenso ma se viene mosso da critiche pretestuose diventa, questo sì, una scelta sbagliata.

L'agenzia può diventare un'opportunità soltanto a determinate condizioni, ascoltare i dipendenti di Tpl penso sia una di queste condizioni, direi propria quella fondamentale, vincolante. Non voglio pensare che quanto fatto fino ad oggi sia, a questo punto, troppo sociale per un sindacato di sinistra.

L'agenzia l'abbiamo voluta noi, all’interno del Cal lavorando affinché la Regione Liguria fosse azionista al 40%. Il sottoscritto ha proposto ai lavoratori Tpl di accompagnarci in questo percorso, fino alla stesura dello statuto, e poi indire un referendum tra i dipendenti per conoscere il loro parere. Questa sarà una società di capitali, la Provincia di Savona detiene il 7% quindi se non faccio richieste e non ottengo garanzie, oggi, conterò domani solo per quel 7%.

Spero che la Cgil, - conclude il Presidente della Provincia di Savona - comprenda che questa è un’opportunità per far contare davvero, una volta tanto, il pensiero di chi lavora. Occorre impegnarsi per unire e non per dividere, non si può giocare con il futuro di quattrocento famiglie. Per questo motivo, conclude il Presidente Vaccarezza, il referendum si svolgerà nel pieno rispetto delle regole, ovvero si voterà per davvero e l'esito non sarà dato dal semplice spostamento di persone all'interno di un capannone, e quindi sarà l'espressione democratica dell'opinione di tutti i lavoratori."