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Sanità | 10 febbraio 2014, 14:00

Nuove sale chirurgiche e ambulatori per medici famiglia a Cairo Montenotte: segnale concreto

Inaugurato, alla presenza del governatore Burlando, il nuovo blocco operatorio dell'ospedale San Giuseppe di Cairo. Importante anche la sinergia con i medici di famiglia per le cronicità. Sottolineata l'importanza del personale infermieristico per un ospedale che ora deve crescere

Nuove sale chirurgiche e ambulatori per medici famiglia a Cairo Montenotte: segnale concreto

Potenziamento della day surgery e prima fase dell'ospedale di distretto.
Questa la sintesi dell'inaugurazione del nuovo blocco operatorio e degli
ambulatori, ricavati con il ribasso d'asta, al piano inferiore.
Ha commentato, il direttore dell'Asl 2, Flavio Neirotti: "Una scelta che fa da
sfondo alla riprogrammazione generale dell’attività chirurgica sull’intero
territorio provinciale in considerazione della classificazione e della
specializzazione di ciascun nosocomio: gli interventi di maggior complessità
vengono assegnati ai due presidi maggiori (S. Paolo e Santa Corona), mentre gli interventi a minor rischio, come appunto la Day surgery, la one day surgery, o le prestazioni chirurgiche ambulatoriali, sono affidati anche agli altri
nosocomi. Ciò che intendiamo fare è un pieno utilizzo degli ospedali di minori
dimensioni, mantenendo e possibilmente aumentando la loro specializzazione".
L’obiettivo è quello di rilanciare l’ospedale potenziando e incrementando
soprattutto gli interventi di bassa complessità e la Day surgery. Attualmente
vengono effettuati in tale regime interventi dalle equipe delle Strutture
complesse di Chirurgia generale Savona, Chirurgia generale Pietra, Vascolare,
Plastica, Urologica,Chirurgia della Mano, Oculistica, Dermatologia, Ortopedia
Savona, Ortopedia Pietra, Chirurgia protesica, Anestesia.
L’Ospedale di Cairo è inoltre da qualche tempo protagonista di un’altra
innovativa iniziativa, che mira a valorizzare il rapporto e l’integrazione tra
il nosocomio e la medicina del territorio: "I nuovi locali appena realizzati
ospiteranno il nuovo centro ambulatoriale attivato per rispondere alle esigenze
dell’utenza valbormidese. In tali ambulatori i medici di medicina generale
affiancheranno gli specialisti ospedalieri nella diagnosi e cura della
patologie croniche quali lo scompenso cardiaco, secondo un percorso di gestione
integrata della malattia e successivamente anche il diabete e la bronco
pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)» spiegano la Dott.ssa Claudia Agosti,
direttore sanitario dell’ASL. e il dott. Egidio Di Pede direttore S.C. Medicina
Interna e Lungodegenza postacuzie.
Un percorso, continua il direttore sanitario dell'Asl 2, "che avrà due
possibilità: o essere seguiti dal proprio medico di base in sinergia con medici
ospedalieri e con infermieri dedicati a questa attività; oppure attraverso un
medico di base che, nel corso della sua specializzazione ha acquisito specifica
competenza verso una patologia, che si farà carico di seguire un gruppo di
pazienti sempre nell'ottica della sinergia con medici e struttura ospedaliera".
Insomma, ha sintetizzano il presidente della Regione, Claudio Burlando:
"L'ottica della sanità deve modificarsi, occorre razionalizzare garantendo, e
se possibile, ampliando, sicurezza e qualità, ovvero specializzarsi per fare
meglio ed anche per spendere meglio, garantendo la massima sicurezza per
l'utente. Le due nuove sale hanno grandi potenzialità e l'obiettivo dovrà
essere non solo di mantenere le attuali specialità e numero di operazioni ,
circa 3 mila all'anno, ma ampliarle".

Elenora Miraglia

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