I Verdi Liguri si riconoscono nelle conclusioni unitarie del congresso nazionale di Chianciano ritenendo che in Italia oggi sia indispensabile avviare una nuova linea per le forze ecologiste e civiche, che sia unitaria, ma anche propositiva di un nuovo modello di crescita.
Oggi il nostro paese sta conoscendo una crisi economica, sociale e culturale drammatica; il razzismo e le forze peggiori della speculazione stanno proponendo soluzioni di uscita dalla crisi che colpiscono solo le categorie più deboli e in primo luogo la salute, l'ambiente e il territorio.
I Verdi Liguri esprimono la necessità di una profonda riconversione ecologica dell'economia, che punti a logiche di rifiuto del consumo del suolo, indirizzandosi verso una nuova politica di difesa del territorio da ogni speculazione e da nuove aggressioni.
Nel contempo occorre giungere a nuove politiche energetiche, alla difesa e alla valorizzazione dei beni comuni, ad una politica dei rifiuti che esalti la raccolta differenziata porta a porta, che punti all'obiettivo “rifiuti zero”, archiviando un volta per tutte ogni ipotesi di trattamento a caldo (incenerimento e gassificazione) e ad una tutela effettiva del mare, che ne valorizzi le qualità di risorsa primaria per la nostra Regione, abbandonando la politica delle grandi opere (Gronda di Ponente, Borghetto-Predosa e Terzo Valico) e privilegiando il trasporto pubblico, locale e il completamento della linea ferroviaria Finale-Andora.
In tal senso i Verdi Liguri esprimono il proprio completo appoggio alle campagne nazionali promosse in primo luogo dal co-portavoce nazionale Angelo Bonelli sull' ILVA di Taranto e in generale sui territori da bonificare