"Gli errori dei dirigenti della centrale a carbone di Vado Ligure Tirreno Power non devono assolutamente ricadere sui lavoratori per cui richiediamo la cassaintegrazione straordinaria per tutti coloro che lavorano nell'indotto. Ricordiamo che la centrale è stata posta sotto sequestro dal Gip di Savona per l'assenza del sistema di monitoraggio a camino che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 14 settembre 2013,responsabilità che attribuiamo principalmente a chi detiene le azioni del gruppo Sorgenia. A questo punto è da considerarsi prioritario un confronto tra le istituzioni liguri,la Regione Liguria ha manifestato la buona volontà nel dare la propria disponibilità per la copertura degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori,il Commissario della Centrale a carbone,la Procura di Savona, i sindacati e il Ministro dell'Ambiente per far partire al più presto l'attività produttiva e quindi garantire l'occupazione a tutti i lavoratori. Continuiamo a ritenere che la produzione di energia tramite l'uso del combustibile a carbone sia ormai superata e proponiamo che l'impianto possa essere riqualificato e completamente metanizzato.Un appello ai lavoratori della Tirreno Power per dare soluzioni serie e positive alla loro occupazione e all'ambiente"La Segreteria Provinciale di Alternativa Tricolore Savona.
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