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Savona | 28 marzo 2014, 08:20

Tirreno Power, attesa per il risultato del Riesame e per la cassa integrazione. Movimenti del carbone e dell'olio combustibile sotto la lente della Procura

Il Riesame dovrà fissare l’udienza per discutere l’istanza di ricorso. Interrogativo ammortizzatori sociali, lavoratori nuovamente in presidio domani in Unione Industriali

Tirreno Power, attesa per il risultato del Riesame e per la cassa integrazione. Movimenti del carbone e dell'olio combustibile sotto la lente della Procura

Stallo e tensione. Precari equilibri regolano la vicenda Tirreno Power. Se l’apprensione predomina sotto l’aspetto occupazionale, continuano inflessibilmente le indagini sotto il profilo giudiziario. Da quanto trapela della Procura della Repubblica di Savona, sembrerebbe che gli inquirenti abbiano rivolto l’attenzione sulla ricostruzione dei movimenti del carbone e dell’olio combustibile diretti verso la centrale di Vado Ligure. Una verifica quindi sulle quantità di materiale effettivamente utilizzate dall’impianto che andranno a provare quanto dichiarato dall’azienda sullo stato produttivo.

Si attende intanto il risultato del Tribunale del Riesame sul ricorso presentato da Tirreno Power lo scorso venerdì 21 marzo. L’istanza contro il decreto di sequestro disposto dal giudice Fiorenza Giorgi è stata avanzata dall’ex direttore della centrale e indagato, Pasquale D’Elia. Il Riesame dovrà fissare l’udienza per discutere l’istanza, non ancora motivata, entro dieci giorni dalla sua deposizione all’ufficio competente del tribunale. Una scelta quella dell’azienda, difesa da un pool di legali capeggiati dall’ex ministro di Giustizia Paola Severino, di reazione alle soluzioni proposte dal gip nel testo del decreto.

Mentre sotto il profilo giudiziario l’azienda ha scelto la via del ricorso al Tribunale del Riesame, sotto il profilo occupazionale, nel corso del vertice di martedì in Prefettura, questa ha avanzato la proposta di concedere la cassa integrazione ordinaria ai 102 lavoratori diretti della centrale e la deroga per tutto l’indotto. Scelta che ha scatenato la reazione non solo dei sindacati e dei lavoratori, ma anche della stessa Regione che aveva presentato la disponibilità nel concedere a tutti i lavoratori la cassa straordinaria. Un incontro quello in prefettura che ha stabilito per il 9 aprile l’atteso incontro a Roma con i Ministeri e scaldato gli animi con conseguenti presidi e manifestazioni da parte dell’indotto. I sindacati hanno inoltre proclamato lo stato di agitazione che preluderà ad uno sciopero generale. Per domani mattina è previsto un possibile corteo per le vie della città di Savona e un nuovo presidio di fronte alla sede dell’Unione Industriali dove si dovrà decidere sulla firma della cassa ordinaria per i 102 lavoratori diretti di Tirreno Power. I sindacati invece sostengono la copertura, senza distinzioni e per tutti i lavoratori che ruotano intorno alla centrale, della cassa integrazione straordinaria.

Debora Geido

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