“Riducono il servizio alla cittadinanza, pretendono sacrifici dai dipendenti, ma in compenso sprecano denaro pubblico e si attribuiscono privilegi senza renderne conto a nessuno”. Duro attacco della Federazione Autonoma Italiana Sindacale degli Auferrotranvieri nei confronti della T.P.L. Linea.
Sul banco degli imputati della nuova società di bus, operativa dal 2010, e nata dalla fusione di A.C.T.S. e S.A.R., l ‘aumento del prezzo dei biglietti , ma il calo degli incassi di oltre un milione e mezzo di euro rispetto al gestione precedente.
“La direzione aziendale, prosegue il Faisa, si è “dimenticata” di richiedere , nei termini previsti, il rimborso di circa 200.000 euro per l’indennità di malattia anticipata, ed essendo decorso tale termine, sembrerebbe che non sia più possibile recuperarlo” .
La società di bus ha messo poi in atto un processo di ristrutturazione:”che, sottolinea la federazione, ha visto ridurre il servizio erogato all’utenza di circa 500.000 km, peggiorando le condizioni lavorative dei dipendenti e riducendone l’organico aziendale, spreca migliaia di chilometri in fuori servizio che non servono a nessuno”.
E come si dice in questi casi, ultimo, ma non ultimo, sul banco degli imputati ci sarebbe anche il rinnovo del contratto del direttore generale, in scadenza a giugno. Giovanni Gommellini avrebbe infatti chiesto il rinnovo:”per un ulteriore periodo di quattro anni con un costo per l’azienda di oltre 200.000 euro annui lordi “ conclude la Fisal.