Questo pomeriggio a Roma i sindacati si sono incontrati nuovamente con i vertici aziendali al Ministero dello Sviluppo Economico.
Da gennaio infatti è in corso un vero e proprio braccio di ferro tra organizzazioni sindacali e Piaggio: l’azienda aeronautica infatti aveva annunciato in Confindustria a Genova un progetto che prevedeva 165 esuberi, di cui 117 a Genova e 48 a Finale Ligure, 207 lavoratori esternalizzati, di cui 108 a Genova e 99 a Finale Ligure, e di inaugurare entro fine 2014 il nuovo stabilimento di Villanova d’Albenga.
Un piano industriale definito più volte dai sindacati di lacrime e sangue, ma soprattutto su cui finora la Piaggio si è rifiutata di discutere.
Afferma Giovanni Mazziotta della Uil al termine dell’incontro “Siamo soddisfatti dell’incontro di oggi, non dico che si sia trovata una vera e propria intesa, ma abbiamo raggiunto un primo accordo: non si parlerà di esuberi.”
Un primo risultato dunque, ma in un percorso che ancora sembra essere lungo e di difficile soluzione. Il prossimo incontro si terrà il 30 Aprile a Savona presso l’Unione Industriali.
“Il 30, sottolinea Mazziotta, dimostreremo all’azienda che si è parlato in modo affrettato di esuberi e cifre. Parleremo prima di un piano industriale da portare avanti sia per Genova che per Savona. Ciò significa che parleremo sia degli aspetti positivi che di quelli negativi e potremo trovare una soluzione valida o meno, ma quanto meno abbiamo iniziato con oggi a parlare una lingua unica volta a trovare una soluzione”.
Si attende dunque il 30 Aprile per capire se questo primo spiraglio e risultato potrà essere il preludio per un dialogo proficuo tra sindacati e azienda.
Il 12 maggio si terrà un nuovo incontro presso il Ministero dello Sviluppo economico, si farà una prima verifica sull’andamento dell’esame del piano industriale che- oltre a prevedere l’avvio del nuovo stabilimento a Villanova d’Albenga- prevede cospicui investimenti che rafforzeranno il radicamento italiano del marchio e le prospettive produttive dell’azienda in Italia.