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Attualità | 22 aprile 2014, 16:37

Dissequestro Tirreno Power: dalla Procura al via istruttoria per valutare l'istanza

Prima di dare un parere al giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi, che si dovrà esprimere anch’esso, si dovrà “procedere alla conoscenza degli atti”

Dissequestro Tirreno Power: dalla Procura al via istruttoria per valutare l'istanza

Per valutare l’istanza di dissequestro depositata da Tirreno Power sarà necessario parecchio tempo, se non  settimane. Prima di prendere una decisione, il Pubblico Ministero, al quale è stata indirizzata l’istanza nella persona del Procuratore Capo Francantonio Granero e il sostituto procuratore Maria Chiara Paolucci, si dovrà svolgere un’istruttoria. “Procedere alla conoscenza degli atti” prima di dare un parere al giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi che si dovrà esprime anch’esso.

L’azienda ha depositato un’istanza nella quale erano chiari i “segnali di allarme” tanto che è stata indirizzata prima alla Procura lo scorso 17 aprile e successivamente, con un documento più dettagliato, al gip sabato 19 aprile.

L ‘istanza per riavviare gli impianti della centrale che parla di un "esercizio temporaneo e vincolato dei gruppi" per motivi di sicurezza collegati all'ossidazione del carbone in giacenza nel parco carbonile, non ha convinto la Procura che aveva affermato: “Il Pubblico Ministero non può essere strumentalizzato e le sue decisioni non possono essere orientate sulle istanze presentate con argomenti non inerenti al procedimento”. Si procederà così ad un’istruttoria e ad una valutazione degli elementi riscontrati nell’istanza.

Nel frattempo è stato varato dalla Regione Liguria, in collaborazione con San Martino-Ist, un progetto di sorveglianza ambientale e sanitaria chwe avrà come riferimento la popolazione residente di 12 comuni (Savona, Varazze, Albisola Superiore, Vado Ligure, Quiliano, Albissola Marina, Celle Ligure, Spotorno, Stella, Noli, Bergeggi, Vezzi Portio) per un totale di 113 mila unità in riferimento alla popolazione residente nel 2012. L’obiettivo del progetto è quello di avviare un’attività di sorveglianza ambientale ed epidemiologica capace di rilevare effetti sullo stato di salute e valutarne l’associazione con specifiche condizioni di inquinamento atmosferico nell’area geografica interessata dall’impatto ambientale della centrale che rientra nell’Osservatorio regionale  di cui fanno parte i Ministeri dell'Ambiente e della Salute, l'istituto superiore di Sanità, la provincia di Savona, i comuni di Quiliano e Vado Ligure, Arpal-Agenzia regionale per l'Ambiente Liguria, l'Asl 2 Savonese. L’area include dodici comuni identificati sulla base dei modelli di ricaduta delle emissioni di SO2  elaborati da ARPAL  e riferiti alle concentrazioni medie annue per gli anni 2005-2007.

Sul progetto della Regione l'azienda Tirreno Power ha affermato in una nota: "L’iniziativa della Regione Liguria con il San Martino - Ist è un importante atto istituzionale che aiuterà a conoscere la situazione ambientale e sanitaria nel savonese. Un contributo che auspichiamo sia di chiarezza, pubblico, sottoposto a criteri scientifici rigorosi e documentati e che sarà di aiuto per tutti. Già lo studio del 2008 di Arpal e IST era stato approfondito e chiaro, e aveva restituito un quadro sotto il profilo sanitario del tutto tranquillizzante. Anche per quanto riguarda l’aria si rilevava che la qualità era analoga o migliore rispetto a altre zone d’Italia simili per concentrazioni di insediamenti urbani e industriali".

Debora Geido

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