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Curiosità | 24 aprile 2014, 14:56

Oggi ai microfoni di Radio onda Ligure 101 intervista con la campionessa di nuoto Francesca Fresia

“il fatto che Francesca sia così brava in due stili così diversi è una cosa molto strana che lascia perplesse molte persone anche perché queste discipline richiedono allenamenti anche molto diversi” così afferma Renato Marchelli il suo allenatore

Oggi ai microfoni di Radio onda Ligure 101 intervista con la campionessa di nuoto Francesca Fresia

 

La carriera sportiva di Francesca non vanta, tuttavia, solo questo successo, infatti nella scorsa stagione agonistica si è messa in luce a livello regionale vincendo 10 medaglie tra le finali invernali e finali estive distribuite nella specialità della rana, del dorso e dei misti, “il fatto che Francesca sia così brava in due stili così diversi è una cosa molto strana che lascia perplesse molte persone anche perché queste discipline richiedono allenamenti anche molto diversi” così afferma Renato Marchelli, ma subito la giovane Francesca specifica “A me viene naturale nuotare in entrambi gli stili, forse proprio per questo non vedo cosa ci sia di strano nel riuscire bene in entrambi

Nella stagione attuale a livello regionale ha conquistato medaglie in ogni gara disputata : oro nei 100 e 200 rana e 100 stile, argento nei 100 e 200 dorso. Nel mese di dicembre è stata convocata con la nazionale giovanile in Ucraina dove ha vinto 1 oro nei 50 rana, e nella staffetta mista, 1 argento nei 100 rana e nei 50 dorso.

Nonostante la giovane età ha inoltre ottenuto il tempo limite per disputare i campionati nazionali assoluti nei 200 rana, 200 dorso e 200 misti ed ora la giovane atleta è in attesa per essere convocata anche nella squadra nazionale. Afferma Marchelli a tal proposito “Per le doti di Francesca potrà essere difficile da parte degli allenatori scegliere in quale disciplina farla gareggiare, ma io sono convinto che specie in giovane età un atleta debba competere in più stili, con la maturità Francesca potrà scegliere dove specializzarsi” mentre l’atleta spiega “prima di arrivare ad Albenga io facevo solo rana, però sono d’accordo con il mio allenatore che ha deciso di farmi provare anche gli altri stili”.

Una grande sintonia e collaborazione dunque tra atleta e allenatore come deve essere specie nel nuoto e specie ad alti livelli come quelli raggiunti da Francesca, infatti molte sono le ore che si devono passare insieme e collaborando affrontando scelte e decisioni grazie alla forte stima e rispetto reciproci.

Con la forza dei risultati raggiunti fino a questo momento, dunque, Francesca e il suo allenatore guardano al futuro continuando con i costanti allenamenti che vedono impegnata la ragazza tutti i giorni dopo la scuola in quello che è il suo sport, la sua passione e con la squadra che è la sua seconda famiglia.

mara Cacace

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