Venerdì ospite nella trasmissione "Tutti in Onda" Fabrizio Fasciolo, Presidente provinciale Silb (Sindacato Italiano Locali da Ballo) e Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).
Tanti gli argomenti affrontati nel corso dell’ora di diretta radiofonica tra questi si è parlato di “To nite bus” la navetta che da Varazze a Noli fa "muovere la movida" della riviera senza far rischiare la patente, ma soprattutto la vita a tutti quei giovani che ogni weekend si mettono sulle strade per raggiungere le discoteche e i luoghi di ritrovo dove riunirsi, socializzare e magari bere un bicchiere in più che, tuttavia, spesso risulta quello di troppo e la causa delle famose stragi del sabato sera.
Ma di tanto altro si è parlato infatti Fasciolo è anche presidente Fipe e ci ha fornito un’idea chiara e precisa della situazione turistica locale.
Afferma Fasciolo “La stagione turistica di fatto non è iniziata! Lo vediamo dal fatto che nei weekend non ci sono code sulle nostre strade e nelle nostre attività commerciali. Un po’ sarà stata colpa del clima, un po’ dei mondiali, ma molto dipende anche dall’offerta che decidiamo di dare”.
Questo probabilmente uno dei temi fondamentali che dovrebbero essere oggettivamente affrontati “ Si dovrebbe decidere innanzitutto che tipo di turismo vogliamo e adeguare a questo la nostra offerta. Non solo turismo di nicchia e si al turismo culturale, ma anche all’estero spesso come città d’arte scelgono Roma, Firenze, Venezia. Noi dobbiamo offrire qualcosa d’altro e farlo anche attraverso offerte commerciali competitive. Non è possibile che per volare fino a Roma ci vogliono 500 euro e per andare magari all’estero 40 o 50 euro. In questo modo non può esserci competizione”.
Ma appare possibile andare verso questa direzione?
La risposta di Fasciolo è chiara “No! Fino ad ora non ci si è mossi in questa direzione, ma è l’unica strada possibile da percorrere. Noi in questi anni abbiamo puntato al turismo delle seconde case, questo ci ha portato alla situazione attuale".
Fasciolo è anche Presidente Silb ed allora ha una visione chiara anche della vita notturna ed afferma “C’è stato un calo vertiginoso anche in questo settore. Quando il Silb è nato i locali all’attivo erano moltissimi, oggi sono solo una 20ina”.
Cosa si può fare allora in questo senso? “Per risollevare la movida anche in Riviera bisogna dare una risposta competitiva e rianimare tutta l’offerta turistica attraverso un dialogo tra i locali commerciali ed i turisti, per capire quali sono le richieste di questi ultimi e dare delle risposte concrete”.
Mara Cacace