Nerovivo: classe, stile e grande ironia

“Sapremo come porci” è il titolo del tour estivo della band albenganese dei Nerovivo, con tanto di disegno di un suino che fa bella mostra di sé sulle locandine. Un simpatico gioco di parole che, in questa estate così afosa e umida, si presta a molteplici interpretazioni! Ma i Nerovivo, oltre a essere dotati di un grande senso dell’umorismo, sono una band solida e collaudata, con un repertorio sofisticato e di grande gusto, fatto di tante perle che è inconsueto sentire dal vivo dalle nostre parti. Con il tastierista/cantante Alessandro Russo ripercorriamo la storia della band:

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1. Cominciamo dal titolo e dal logo, alquanto bizzarro, per questo vostro nuovo tour. Come è nata questa idea?

Beh, il titolo del "tour", se così vogliamo chiamarlo, è nato dal nostro batterista... Diciamo che, essendo grafico pubblicitario, è di base una persona molto creativa. Tutti i lavori di grafica, compresi i vari giochi di parole, sono opera sua. Ovviamente la sua creatività gioca a favore della band... L'ironia può sempre incuriosire, oltre che a strappare un sorriso. Ce lo teniamo ben stretto!

2. Potete già annunciare le date in programma per il tour? Prevedete fare dei concerti anche fuori Liguria?

A questa ti risponde Marco perchè non lo so proprio... boh... io non mi ricordo le serate.

E qui interviene il batterista Marco Garofalo con uno spiazzante, laconico e disarmante “Che date?”

Ma per fortuna noi di Savonanews, armati di mille risorse, le troviamo sulla pagina facebook della band: il 6 luglio i Nerovivo hanno suonato alla “Festa della birra” di Conscente (frazione di Cisano sul Neva), mentre i prossimi appuntamenti saranno il 19 luglio ai bagni “Italia” ad Albenga, il 13 agosto alla sagra di Cisano sul Neva e il 22 agosto in piazza San Francesco ad Albenga per l’evento “Compleanno di Sneakers 2.0”.

3. Chi ha scelto il nome Nerovivo e perché?

La questione della scelta del nome come ben sai è un punto cruciale nella storia di una band. Ci si scanna per settimane e settimane. Trovare un nome originale che piaccia a tutti è un'impresa non da poco. In questo delirio di proposte (alcune veramente imbarazzanti) è stato ancora una volta Marco a salvarci proponendo "Nerovivo", ispirandosi all'omonima canzone dei Quintorigo, gruppo che personalmente stimo molto. Il nome è piaciuto subito a tutti e 4... Sarà perchè c'erano in ballo alternative del tipo "I Verdebruco", sarà perchè non sapevamo davvero più che pesci prendere

4. Quali saranno i titoli “irrinunciabili” nella scaletta di questa serie di appuntamenti estivi?

Mah... I Nerovivo fino adesso sono sempre stati un gruppo cover. La logica del gruppo è quella di far divertire la gente proponendo rivisitazioni personali di brani tendenzialmente piuttosto conosciuti. Per quanto riguarda le "Irrinunciabili", la scaletta è in continua evoluzione e dipende molto dall'occasione in cui si suona. Diciamo che come gruppo siamo molto affezionati a canzoni come “Insieme a te sto bene” di Lucio Battisti o “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin. Ci siamo cresciuti con questa musica e ci piace "portarla in giro".

5. Volete riassumere la storia della band dei Nerovivo e chi ne fa parte?

Il gruppo è formato da Marco Garofalo alla batteria, Nicolò Valle "Valvin" alla chitarra, Marco Corrado al basso e Alessandro Russo (che sarei io) alla voce e alle tastiere. Il tutto è iniziato nel 2011 quando io e Valvin abbiamo deciso di ricominciare a suonare assieme dopo l'esperienza BladeWoman, tristemente giunta al termine. Abbiamo quindi contattato Marco C., all'epoca un' altra anima in pena in cerca di un gruppo stabile e Marco Garofalo per picchiare i tamburi. Poi da lì una cosa tira l'altra e abbiamo iniziato ad avere un buon numero di cover rock, spaziando dai Muse a Battisti, dai Coldplay ai Led Zeppelin ecc.ecc. Abbiamo anche passato un periodo in cui militava con noi una corista; Valentina Macheda, adesso felicemente mamma. Tornati in quattro, dopo questa parentesi, abbiamo scelto il nome Nerovivo...Il resto è storia.

6. Finito questo tour, a quali progetti prevedete di lavorare?

Ohibò...Questa è una domanda difficile...Potrebbe essere la volta buona per iniziare a scrivere qualche brano inedito. Alla fine come gruppo cover ci siamo fatti abbastanza le ossa e abbiamo maturato assieme...Diciamo che adesso ci conosciamo come musicisti e come persone e credo che sia il momento giusto per sfruttare le nostre idee e la nostra creatività. Probabilmente continueremo da una parte a fare cover per poter suonar di più in giro e far divertire la gente e dall'altra a concentrarci su “cose nostre”. Chi vivrà vedrà, dicono.