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Attualità | 21 luglio 2014, 17:15

Camere di Commercio i sindacati in coro: "Sì alla riorganizzazione, no allo smantellamento dei servizi"

Il prossimo 23 luglio i lavoratori delle Camere di Commercio manifesteranno a Roma, insieme a Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, contro lo smantellamento del sistema camerale proposto dal Decreto Legge 90/2014 che prevede il dimezzamento del contributo annuale pagato dalle imprese

Camere di Commercio i sindacati in coro: "Sì alla riorganizzazione, no allo smantellamento dei servizi"

Il prossimo 23 luglio i lavoratori delle Camere di Commercio manifesteranno a Roma, insieme a Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, contro lo smantellamento del sistema camerale proposto dal Decreto Legge 90/2014 che prevede il dimezzamento del contributo annuale pagato dalle imprese. Sul sistemaincombe, inoltre, un ulteriore disegno di legge che svuota di compiti e funzioni gli enti camerali.Il tutto, naturalmente, senza alcuna previsione in merito al futuro del personale coinvolto che a livello nazionale ammonta a più di 7.500 dipendenti, che salgono a circa 11.000 se si includono i dipendenti dell’indotto. A comunicarlo le Segreterie Provinciali FP-CGIL, CISL-FP, UILFPL di Savona.

A Savona gli addetti diretti sono 54, impegnati nelle diverse attività e nei servizi svolti perle circa 40.000 aziende iscritte alla locale Camera di Commercio. Anche a Savona ai dipendenti direttivanno poi sommati quelli dell’indotto, per un totale di circa un’ottantina di unità.Il taglio del 50% dei diritti camerali corrisponde ad un abbattimento della principale fonte disostentamento di un sistema di servizi che non è finanziato da risorse pubbliche, ma dalle stesseaziende che, come emerso da una recente indagine di Confcommercio, per oltre il 70% lo ritengonoindispensabile e ne apprezzano la qualità dell’offerta. Il sistema camerale destina circa il 90% del volume delle proprie risorse al territorio sotto forma di servizi alle imprese: promozione della competitività, internazionalizzazione, corretto funzionamento dei mercati, tenuta del registro imprese,servizi per facilitare il rapporto tra imprese e P.A., accesso al credito, ecc..

Non si comprende, dunque, dove stiano la “semplificazione” o il “miglioramento dell’efficienza” in provvedimenti che prevedono lo svuotamento di enti che, come nel caso delle Camere di Commercio,rappresentano un esempio concreto di modernizzazione, utilizzano procedure e banche dati interamente telematiche implementate da anni e che hanno già avviato o stanno avviando autonomamente processi di riforma.Il sindacato ha le proprie proposte e chiede una discussione per realizzare riforme che non penalizzino il territorio, il sistema di imprese e i posti di lavoro che il sistema camerale garantisce:razionalizzando i costi senza mettere a rischio i servizi, valorizzando le competenze esistenti,assicurando servizi di livello ancora più alto alle imprese, sostenendo con ancora maggiore efficienza lo sviluppo economico del territorio.

FP-CGIL, CISL-FP e UILFPL ed i lavoratori della Camera di Commercio di Savona, che danno pieno sostegno all’iniziativa nazionale del prossimo 23 luglio, hanno altresì richiesto un incontro con ilPrefetto di Savona per illustrare i motivi della loro mobilitazione e per chiedere al Governo ed alParlamento di correggere provvedimenti potenzialmente negativi sia per l’occupazione che perl’obiettivo condiviso di una Pubblica Amministrazione più efficiente e vicina a cittadini ed imprese.

c.s.

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