ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Curiosità

Curiosità | 26 luglio 2014, 19:16

Un soccorritore della Croce Bianca di Carcare a Valtourneche

Ecco l'esperienza di Roberto Nicolick "Ho potuto osservare e vivere un diverso approccio al soccorso sanitario"

Un soccorritore della Croce Bianca di Carcare a Valtourneche

 

"Qualche settimana fa , sulla rete, apprendo di un progetto denominato Vacanze di Servizio, organizzato dalla associazione delle pubbliche Assistenze della Valle Aosta" Afferma Roberto Nicolick".

In questo progetto, alcune associazioni di volontari del soccorso locali, Cogne, Chatillon, Gressoney e Valtourneche,  cercavano soccorritori di altre regioni, nel corso di tutto l’anno,con la disponibilità settimanale a coprire un turno giornaliero per le urgenze sanitarie, in cambio vitto e alloggio.

Requisiti richiesti : aver frequentato il Basic Life Support, cioè il corso di primo soccorso e avere l’abilitazione all’uso del defibrillatore, possiedo entrambi, amo la montagna, quindi aderisco all’iniziativa.

Parto e il 19 luglio, raggiungo Valtourneche, uno splendido paesino di circa 2.000 abitanti con vista sul Cervino. Inizio i miei turni, dalle 12 alle 18, per una settimana, accanto a uomini e donne, giovani e meno giovani, volontari del soccorso, che donano con grande generosità, il loro tempo in favore della collettività.

A parte il fattore umano, che mi ha fatto conoscere tante persone simpatiche, sincere e rudi come sanno essere le genti di montagna, ho potuto osservare e vivere un diverso approccio al soccorso sanitario.

Per la conformazione del territorio, aspro e montagnoso, non sempre le autoambulanze possono raggiungere tutte le frazioni sparse,  in quel caso si opera con delle funivie, con delle teleferiche o con dei piccoli mezzi cingolati, quando sono presenti.

Nei casi più critici, parte da Aosta un elicottero che raggiunge il luogo dell’incidente, se possibile prende terra, oppure essendo sconsigliato l’atterraggio, con il verricello cala il medico che provvede a stabilizzare il paziente. Con lo stesso mezzo raccoglie l’infortunato e lo trasporta alla ambulanza, oppure direttamente ad uno dei due ospedali di Aosta.

A parte il fattore tecnico, ho goduto della splendida ospitalità Valdostana e della ottima cucina di questi bellissimi posti.

All’alba, alzandomi, non potevo non ammirare il profilo imponente del Cervino che si staglia in lontananza, come una muta sentinella tra la Svizzera e l’Italia.

Guardando il Re delle montagne, mi veniva in mente una frase molto intensa : “La vita necessita di una continua ascensione...I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi.”.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium