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Curiosità | 27 agosto 2014, 16:05

Radio Onda Ligure 101: tutti sintonizzati per l'intervista a Daniele Ronda

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Radio Onda Ligure 101: tutti sintonizzati per l'intervista a Daniele Ronda

Intervista con Daniele Ronda oggi alle 16,10 a Radio Onda Ligure 101.

Ronda è un cantautore piacentino, oggi riconosciuto come una delle voci più autorevoli della scena folk italiana.

Inizia la sua carriera da giovanissimo collaborando come autore per Nek, che sceglie due dei suoi brani, "Almeno stavolta" (al primo posto nella classifica Italiana e in quella Sud Americana) e "L'anno zero", come singoli di lancio per l’album "Nek The Best Of... l'Anno Zero" (2003).  

La sintonia nata fra i due artisti fa sì che, nel 2005, altri quattro brani di Daniele Ronda vengano scelti da Nek per il suo nuovo album: "Lascia che io sia", "Notte bastarda", "Va bene così" e la titletrack "Una parte di me". Con “Lascia che io sia” Nek vince l’edizione 2005 del Festivalbar e il brano viene esportato sul mercato latino con il titolo “Para ti seria”. L’anno successivo, Daniele firma i brani “Cri", "Sei", e "Ancora un giorno di te" per l’album "Nella stanza 26" e, nel 2009,  Nek inserisce “Tira su il volume”, un altro pezzo di Daniele, nel suo album “Un’altra direzione”.

Grazie a questa lunga e proficua collaborazione Daniele Ronda viene apprezzato come autore nel panorama musicale italiano, tanto da firmare anche brani per Massimo di Cataldo (“Amami” -2006) e Mietta (“Guardami”, “Con il sole nelle mani”  e “Baciami adesso”, quest’ultimo presentato al Festival di Sanremo 2008, e per il quale Ronda è anche arrangiatore e produttore artistico). L’artista ha inoltre l’occasione di misurarsi anche con la musica dance, componendo, tra gli altri, il brano “Desire” per il deejay Molella. 

Durante questi anni, Daniele Ronda inizia a coltivare anche la sua voglia di trasmettere emozioni con la voce, infatti nel 2004 realizza il proprio singolo d'esordio "Come pensi che io", brano che lo porta sul palco del Festivalbar dello stesso anno. Nell'estate del 2010 esce il singolo “Lo so sei tu”, presentato in anteprima su Radio Italia, che balza nella top ten dei brani indipendenti più programmati.  Nello stesso anno partecipa alla finalissima del Festival di Castrocaro, classificandosi terzo. Dopo 4 mesi, entra nei 10 finalisti di Sanremo Lab, presentandosi al prestigioso concorso con un brano in dialetto piacentino, "La nev e il su".

Tra il 2008 e il 2009, Daniele Ronda rientra nella sua terra, a Piacenza, e decide di mettersi in gioco investendo tutto su stesso. La vera svolta arriva nel 2011, quando Jonny Malavasi (suo attuale manager) fonda il FOLKLUB: non solo una band, ma persone, mezzi e amici a completa disposizione del nuovo progetto di Ronda, tra gli altri Sandro Allario (grande fisarmonicista di origine ligure) e Carlo Raviola (bassista cuneese di valore).

Da qui prende finalmente forma il nuovo percorso dell’artista, che trova la sua espressione nel connubio tra il folk e il dialetto, scelta che lo inserisce a pieno titolo tra i  protagonisti della scena musicale del cantautorato emiliano-lombardo.

Nascono quindi le 12 tracce del suo album d’esordio "Daparte In Folk", che vende oltre 5.000 copie e vince il premio Mei come "Miglior progetto musica giovanile sul dialetto". Il disco contiene duetti con Davide Van De Sfroos e Danilo Sacco (ex cantante dei Nomadi), oltre ad alcuni brani scelti per diventare la colonna sonora del film “La finestra di Alice” (con Sergio Muniz, Fabrizio Bucci, e Debora Caprioglio).

Dopo l’uscita del disco, Daniele Ronda parte per una lunga tournée che lo porta ad esibirsi in tutta Italia registrando il sold out al Teatro Municipale di Piacenza, dove centinaia di persone rimangono ad ascoltare dall’esterno della sala.  

Nel novembre 2012 pubblica il suo secondo disco “La sirena del Po”, contenente 13 brani inediti di cui 6 in dialetto piacentino. L’album si dimostra da subito un grande successo e  vende oltre 10.000 copie. Dal 1° dicembre dello stesso anno Ronda tiene oltre 120 concerti in tutta Italia, tra cui lo storico live al Palabanca di Piacenza dove registra il sold out con oltre 3.000 persone paganti.
Questo progetto discografico vale all’artista diversi premi e riconoscimenti, infatti nel 2013 vince il prestigioso Premio Leo Chiosso di InediTO-Premio Colline di Torino, consegnatogli in occasione del Salone del Libro di Torino. Lo stesso anno, ai Piacenza Music Awards, ritira un premio speciale dalle mani del Sindaco Dosi, per aver portato la piacentinità in Italia e nel mondo, e il disco d'argento, per i risultati dell' album “La Sirena del Po”.

A coronare un 2013 di successi è il prestigioso Premio Lunezia, che riconosce le doti cantautorali di Daniele Ronda premiandolo con la seguente motivazione: «Lo stile di Ronda viene comunemente chiamato “folk”, con un termine che può benissimo essere tradotto nel nostro – con dovuti distinguo che qui non è il caso di fare – “popolare”, proprio per indicare il fatto che quei ritmi, quelle strumentazioni e quell’intenzione artistica viene dal posto in cui si vive e dal popolo che lo abita. Ronda rappresenta l’Emilia, lo stile popolare che sa di enormi distese pianeggianti, “tra la via Emilia e il West” come direbbe Guccini. Abbondante uso della fisarmonica e ben sei tracce cantate in un dialetto giusto, nel senso che rappresenta al meglio l’anima piacentina e certe atmosfere festanti, restituiscono bene l’ottima cura formale delle melodie, spesso coinvolgenti».

Il 25 marzo 2014 Daniele Ronda torna sulla scena con un nuovo progetto discografico, “La Rivoluzione”, il 1° maggio presenta l’omonimo brano sul palco del Concertone in piazza San Giovanni a Roma e il 31 maggio allo Stadio Olimpico di Roma e il 7 giugno allo Stadio San Siro di Milano apre i concerti di Ligabue.

 

 

rg

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