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Attualità | 28 agosto 2014, 17:30

Tirreno Power, entro metà settembre a Roma commissione tecnica sull’AIA

Attesa la presa di posizione del Ministero. Intanto si è conclusa la raccolta di adesioni alla mobilità volontaria, alta la partecipazione dei lavoratori di Vado Ligure. Interrogativo sul rinnovo della cassa ordinaria in scadenza il 28 settembre

Tirreno Power, entro metà settembre a Roma commissione tecnica sull’AIA

Entro la metà del mese di settembre sarà convocata dal Ministero una commissione tecnica per definire l’accordo sulla concessione dell’AIA alla centrale Tirreno Power e al quale prenderanno parte il Governo e le istituzioni locali. A darne comunicazione il Ministero alle categorie sindacali, alla luce dell’impegno intrapreso dai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico lo scorso primo luglio in occasione del vertice romano. Definire e ottenere una nuova AIA è l’obiettivo principale auspicato dall’azienda, dai sindacati e dai lavoratori per riprendere l’attività. Dopo mesi di trattative sindacali, presidi e assemblee è infatti ancora oscuro il destino di Tirreno Power, e tutto dipenderà dalla concessione o meno della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale. Dal sequestro della centrale l’11 marzo scorso, l’iter giudiziario prosegue sulla linea del disastro ambientale - sanitario e parallelamente continua il percorso sindacale per la tutela dei lavoratori.

“Il futuro della centrale e la ripresa dell’attività, dipenderà tutto dall’AIA – afferma Innocente Civelli, rsu Tirreno Power – se l’autorizzazione integrata sarà troppo restrittiva nella delimitazione dei limiti di emissione non sarà possibile ripartire, questo è un rischio”.

I primi a fremere sono i lavoratori, da aprile in cassa integrazione. Si è conclusa intanto la raccolta di adesioni alla mobilità volontaria che, su un totale di 111 unità dagli stabilimenti di Vado Ligure, Civitavecchia e Napoli, ha visto la più grande partecipazione da parte dei lavoratori dello stabilimento savonese, che hanno superato la cinquantina. L’accordo sulla mobilità volontaria sarà definito a livello nazionale ad inizio settembre, invece è ancora interrogativo sul rinnovo o meno della cassa integrazione ordinaria dei 155 lavoratori diretti in scadenza il 28 settembre. “Il rinnovo della cassa integrazione è strettamente collegato al rilascio dell’AIA - afferma Innocente Civelli – e dal  dissequestro dei gruppi a carbone”.

I nodi da sciogliere non sono solo sul campo giudiziario e ministeriale, ma anche su quello finanziario. Sulla società Tirreno Power, controllata al 50% da Gdf Suez e al 39% da Sorgenia, partecipata al 53% dalla Cir di De Benedetti e al 47% da Verbund, gravano 860 milioni di euro di debiti. Come quanto trapelato nel mese di agosto, a fare la loro inevitabile comparsa nelle trattative per la ristrutturazione dell’indebitamento societario saranno le banche in qualità di azioniste.

Debora Geido

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