Questa del 2014, che purtroppo va a concludersi, verrà ricordata più che mai come “l’Estate dei Tributi”! Il fenomeno delle bands-tributo, da diversi anni in costante crescita, in questa stagione sembra proprio che abbia registrato un vero e proprio “boom”, e non c’era piazza, sagra, spiaggia o locale della nostra Riviera senza almeno due o tre tribute-bands nel proprio cartellone di appuntamenti.
In questo vivace panorama, una formazione si distingue su tutte le altre, per l’originalità della proposta e la qualità con cui la scaletta viene messa in scena. Loro si chiamano Oro Incenso E… e con un nome così diventa quasi superfluo precisare a chi sia dedicato il tributo: le canzoni di Zucchero fanno infatti parte dello show presentato da questa formazione, formata da componenti dei Dirty Blonde, che abbiamo già incontrato in questa rubrica. Innocente "Ce" Civelli alla voce, Alessio Briano alle tastiere, Davide De Sciora alla chitarra, Oreste Lo Giudice al basso e Andrea "Bale" Balestrieri alla batteria riescono a dar vita a uno spettacolo davvero fedele nei confronti dell’apprezzato soul-man di Reggio Emilia.
- Partiamo dalle origini: se non sbaglio voi siete un progetto parallelo nato dai Dirty Blonde, una cover band già molto conosciuta e apprezzata qui in Riviera. Come nasce questa “deviazione”?
Sì, è un progetto parallelo ai "Dirty Blonde", con i quali avevamo puntato molto sui pezzi di Zucchero in quanto i vari Vasco e Ligabue li fanno un po' tutti… A dire il vero la scintilla ce l’ha data Stefano Mannelli, proprietario del "Movida", che sentendoci con i Dirty ci ha spinti verso questo nuovo progetto e, ti dirò, con grande successo.
- Coverizzare un personaggio così particolare e carismatico (in questo caso Zucchero, ma anche Vasco, o Freddie Mercury nel caso dei Queen) è ben più difficile che rendere un repertorio “generalista”. Come è nata questa idea e quali sono le maggiori difficoltà che si incontrano nel realizzarla?
Zucchero sicuramente è meno rock rispetto a un Vasco o Liga ma ha scritto pur sempre pezzi fantastici. La difficoltà maggiore sta nel far rendere pezzi lenti come “Diamante” e “Menta e rosmarino”, per esempio, e riuscire a interpretarle nella maniera giusta tenendo presente che in certi pezzi siamo obbligati all’aiuto di alcune basi per suoni indispensabili ma impossibili da riprodurre (Alessio, il tastierista, dovrebbe avere sei braccia!).
- Zucchero è un personaggio che in Italia ha una fama ormai “transgenerazionale” da oltre 30 anni: secondo voi oggi chi è il pubblico-tipo degli Oro Incenso E… ?
il pubblico? Fantastico e senza di loro la riuscita delle serate sarebbe veramente difficile! Anche noi del gruppo siamo rimasti felicemente sorpresi da quanta gente conosce e canta i pezzi insieme a noi!
- Ho visto che questa estate avete girato molto dal vivo: quali sono stati i più importanti impegni passati e quali saranno quelli futuri?
Sì, parecchie serate e tutte fantastiche, dalla Piazza del Mare di Albissola, al pienone di Piazza San Pietro a Borgio Verezzi, fino alla suggestiva serata al castello di Bardineto… è comunque difficile fare una classifica, ogni posto ha dato qualcosa! L’impegno futuro è di arricchire il repertorio e cercare di perfezionarci sempre di più, ma speriamo che ci siano locali e comuni che continuino a investire nella musica, perchè sono loro che ci danno la possibilità di esibirci e migliorarci
Alberto Sgarlato