Savona, ostello e spiaggia del Priamar: perchè non affidare tutto ai privati? La proposta di Arecco

“Ostello sul Priamar e spiaggia attrezzata: “Sindaco Berruti, vogliamo parlarne seriamente?”. E’ questa l’ironica domanda che il consigliere della Lega Nord Massimo Arecco indirizza al primo cittadino di Savona.

Nel corso dei prossimi mesi il tema della ristrutturazione dell’ostello verrà discusso nel corso del Consiglio comunale.

“La spesa prevista, sottolinea Arecco, nelle intenzioni della giunta da porsi, come al solito, a carico dei cittadini savonesi, dovrebbe aggirarsi intorno ai 400.000 euro, dopodiché la gestione verrebbe affidata ad un soggetto terzo scelto dall'Amministrazione. L'idea di rilanciare il turismo giovanile a Savona, utilizzando una moderna struttura ricettiva sulla fortezza, sarebbe sicuramente interessante.  La mia personale opinione, però, è che il Comune di Savona non debba, in alcun modo, finanziare tale operazione, in quanto, se attuata, dovrà essere posta integralmente a carico dei soggetti privati, o delle cooperative, interessate a gestire la prestigiosa struttura”. 

“L'Amministrazione comunale, spiega il consigliere comunale della Lega Nord, dovrebbe limitarsi a redigere il progetto ed a predisporre uno specifico bando di gara europeo, vigilando affinché i soggetti interessati a partecipare alla gara di affidamento forniscano le adeguate caratteristiche di  solidità economica ed esperienza gestionale, ottenendo in cambio l'utilizzo della struttura per un congruo numero di anni”.

“La presenza della Costa Crociere a Savona, spiega Arecco, la collaborazione con l'Ente porto,  l'Unione industriali e l'Associazione albergatori, consentirebbero di creare le più adeguate sinergie per la predisposizione del bando di gara e per la selezione dei migliori operatori locali, ed eventualmente internazionali, interessati a partecipare alla gara e ad effettuare seri investimenti”.

“Alla gestione dell'ostello potrebbe essere abbinata quella della spiaggia pubblica sottostante al Priamar. Anche in tale caso, a differenza di quanto ad oggi ipotizzato dal Primo Cittadino, la totalità dei costi di realizzazione delle necessarie strutture non dovrà in alcun modo gravare sul bilancio del Comune di Savona, il quale dovrà esercitare esclusivamente il ruolo amministrativo di controllo”, conclude Arecco.