Domenica 21 settembre 2014 alle ore 21 nell’Auditorium di Santa Caterina in Finalborgo, due giovani e valenti concertisti, Francesco Guido (n.1989) pianoforte e Mattia Rizzuti (n.1995) clarinetto, eseguiranno brani di musica da camera di alcuni compositori di fine ottocento e primi decenni 900. Periodo storico caratterizzato da rilevanti mutamenti sociali, economici e politici che hanno notevolmente influenzato la cultura, l’arte in genere e la musica in particolare tramite movimenti (decadentismo, futurismo), tendenze (impressionismo, dadaismo), correnti (verismo, cubismo) ed iniziative o sodalizi a volte dirompenti come, ad esempio, il francese “Gruppo dei Sei”. Fu un circolo musicale sorto spontaneamente a Parigi attorno al 1920 a cui fecero parte compositori francesi accomunati dall’avversione al romanticismo, da una certa ironia e un sarcasmo dissacratore e dall’intento di una radicale semplificazione del linguaggio musicale, che accogliesse anche spunti del jazz. La loro musica oggettiva costituì una reazione alle tendenze dominanti dell'impressionismo di Claude Debussy e del wagnerismo.
In programma:
“Fantasy Pieces op. 43” su modello dell’amico Schumann (fondatore del genere) composti nel 1864 da Niels Wilhelm Gade (1817-1890), compositore, direttore d’orchestra, organista danese
Di Gabriel Fauré (1845-1924), compositore e organista francese, riconosciuto per il suo genio armonico e maestro della melodia francese, viene esegue “La pavana op. 50”, scritta nel 1886, che si caratterizza per una melodia estremamente elegante, limpida, malinconica, dal sapore antico e aristocratico, che rimanda a un passato indefinibile.
Bohuslav Martinů (1890-1959), compositore ceco naturalizzato statunitense, nel 1956 a New York scrisse la “Sonatina per clarinetto e pianoforte H 356” in cui si può intravedere la nostalgia dell’autore per il tempo più felice e più produttivo che aveva trascorso a Parigi (1923-1940), anni pieni di interazione vivace con il “Gruppo dei sei”.
La “Sonata per clarinetto e pianoforte” fu scritta nel 1962 da Francis Poulenc (1899-1963), compositore e pianista francese contemporaneo di Martinů, membro del famoso “Gruppo dei Sei”. La sonata venne eseguita per la prima volta a tre mesi dalla scomparsa di Poulenc, presso la Carnegie Hall di New York (10 aprile 1963), da celebre clarinettista Benny Goodman e da Leonard Bernstein al pianoforte.
Infine Paul Jeanjean (1874-1929): compositore francese conosciuto principalmente per le sue composizioni per clarinetto ed altri strumenti (fagotto, corno) orientate principalmente agli studi per la pratica degli elementi tecnici. Il « Carnevale di Venezia (tema e variazioni)”, pezzo virtuosistico scritto probabilmente un po’ per divertimento, ripropone, comunque, tracce del Jeanjean melodico e raffinato.