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Sport | 21 settembre 2014, 15:30

Intervista in esclusiva al procuratore sportivo Claudio Vigorelli

In vacanza ad Alassio per un pò di relax il noto procuratore sportivo ci parla un pò delle nostre squadre liguri e del mondo del calcio dal suo punto di vista.

Intervista in esclusiva al procuratore sportivo Claudio Vigorelli

Claudio Vigorelli noto procuratore nel mondo calcistico si trova ad Alassio per trascorrere qualche momento di relax e riposo approfittando delle splendide giornate di sole che questo settembre ci sta offrendo.

Esordisce Vigorelli “Alassio è una località che apprezzo molto e ho deciso di passare qui alcuni giorni di relax in famiglia. Con l’occasione ho avuto modo di prendere visione di alcune fotografie tratte dal libro di Stefano Franchi “Alassio, la culla dei campioni del mondo ‘82” e fare qualche acquisto essendo io un grandissimo appassionato. L’82 è stato l’anno della mia maturità, ho ricordi molto belli legati a quel periodo sia calcistici che non.”

“Sono entrato nel mondo del calcio come giocatore, mi sono reso conto, poi, di non poter avere un futuro in questo ruolo e mi sono avvicinato comunque all’ambiente lavorando per ING una società milanese di managment del mondo del calcio ed ho iniziato proprio in questo modo, conoscendo alcuni calciatori e con una grande passione che mi ha accompagnato e che mi accompagna anche oggi”

Ma entrando un po’ più nel vivo del discorso abbiamo chiesto al noto procuratore sportivo come sia cambiato, dal suo punto di vista il mondo del calcio in questi ultimi anni “E’ un mondo che sta vivendo senza dubbio un periodo di forte crisi. In Italia, poi, siamo molto indietro rispetto ad altri paesi europei come Germania ed Inghilterra. Le società sportive non hanno stadi di proprietà e basano tutte le loro entrate sui diritti televisivi. Negli altri paesi non è così e le società possono godere di stadi propri e comodi che si riempiono ad ogni partita contando, dunque, anche su altre entrate.”

Certo in Italia, però, la passione per quello che è lo sport nazionale non manca e anche a livello di talenti possiamo godere senza dubbio di eccellenze, afferma Vigorelli “Sicuramente in Italia sappiamo fare calcio ed esportiamo all’estero personaggi importanti ed allenatori in grado di dare moltissimo. Dovrebbe cambiare un po’ la mentalità dei club e dovremmo metterci in linea con gli standard europei per dare una vera svolta a questo mondo”.

Ma il “colpo” dell’estate che più ha segnato il calciomercato? Ci racconta Vigorelli “Senza dubbio la cosa che mi ha colpito di più e l’avvenimento che ritengo più importante è stato quello dell’uscita di Balotelli dal campionato italiano per approdare in Inghilterra”

Parlando poi di Genoa e Sampdoria “Sono due squadre di alto livello che hanno fatto importanti acquisti durante la campagna di calciomercato. Hanno due bravi allenatori e sono certo che hanno tutte le carte per essere delle protagoniste”.

Si passa poi velocemente a parlare del Savona, una squadra alla quale Vigorelli pare essere molto legato anche per il legame di amicizia con il suo nuovo allenatore Arturo Di Napoli “Ho un bel rapporto di amicizia con Arturo Di Napoli e senza dubbio faccio il tifo per lui. È un allenatore che può dare molto e fare molto bene per questa squadra che ha tutte le carte in regola per fare meglio dell’anno scorso”.

E sul calcio giovanile ligure afferma “Ritengo che si debba credere sempre di più sui giovani che possono apportare molto alla nostra nazionale, senza dubbio anche il calcio giovanile ligure ha dei giocatori interessanti”.

Mara Cacace

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