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Politica | 30 settembre 2014, 11:00

"Raffaella Paita vincerà le Primarie e sarà eletta Presidente della Regione": Nino Miceli a "Sotto Pressione"

Ospite della prima puntata del programma sul canale online LiguriaWeb.tv il capogruppo regionale del PD, che affonda i grillini:"Penso che il M5S abbia raggiunto il suo apice con le scorse elezioni politiche"

"Raffaella Paita vincerà le Primarie e sarà eletta Presidente della Regione": Nino Miceli a "Sotto Pressione"

Raffaella Paita vincerà le primarie, e poi sarà eletta Presidente della Regione Liguria”. Nino Miceli non ha dubbi. Ospite della prima puntata del programma “Sotto Pressione” sul canale online LiguriaWeb.tv, il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Regionale della Liguria, intervistato da Cristiano Bosco, ha manifestato ancora una volta il suo totale appoggio all'attuale Assessore Regionale alle Infrastrutture: “Per chi parteggio è abbastanza noto, sostengo convintamente e appassionatamente la candidatura di Raffaella Paita, che certamente in campo ci sarà. Poi, se ci saranno altri, lo vedremo”. Ogni riferimento al Ministro della Giustizia Andrea Orlando e al Segretario ligure del PD Giovanni Lunardon, possibili candidati dell'ultima ora, è ovviamente casuale.

Ma, come dice Miceli, “ad oggi, in campo, ci sono tre candidati. Non so se ne arriveranno altri”. La Paita, componente della Giunta Burlando, è da molti indicata come “delfino” del Governatore, all'insegna della continuità con l'attuale amministrazione. Per Nino Miceli, “il dibattito sulla continuità e sulla discontinuità, solitamente, porta sfortuna al centrosinistra”. Anzi, “tutte le volte che lo abbiamo evocato, è finita male”. Sul tavolo, due esempi recenti, elencati dal capogruppo democratico: “Alle elezioni per la Provincia di Savona, nel 2009, l'allora Segretario Provinciale Giovanni Lunardon impostò una campagna elettorale nel segno della discontinuità con l'amministrazione di centrosinistra di Marco Bertolotto, Presidente uscente, e vinse il centrodestra. Analogamente, a Genova, quando si invocò la discontinuità dopo il primo mandato da Sindaco di Marta Vincenzi, vinse sì un candidato del centrosinistra, ma non del Partito Democratico”.

Dunque, per Miceli, meglio cambiare verso, questa volta. “Siccome io tifo per la mia squadra, penso sia meglio la continuità. Penso che sia meglio vincere, e che il candidato che vincerà le primarie - su cui io non ho molti dubbi - sarà anche il futuro presidente della Regione”. Un risultato assai probabile, secondo Miceli, grazie alla situazione favorevole, a quella che lui definisce “la crisi del centrodestra”, e anche per il perdurare del cosiddetto “effetto Renzi” che ha portato il PD al 41% alle scorse elezioni europee. “La percentuale è talmente alta e anomala, nella storia della repubblica, che non so se sarà mantenuta. Il lavoro che sta facendo il Presidente del Consiglio, e l'immagine che ha dato al PD, affermano finalmente quell'impronta di 'partito a vocazione maggioritaria' capace di parlare a una parte di cittadini non ideologizzata, quindi anche all'elettorato di centrodestra”, afferma Miceli a Sotto Pressione.

E la discesa in campo della compagine di Beppe Grillo, per la prima volta alle regionali in Liguria, non lo preoccupa: “Penso che il M5S abbia raggiunto il suo apice con le scorse elezioni politiche. In politica, ha dimostrato una certa incapacità di tradurre in azione un bacino elettorale e una ricchezza di eletti, che avrebbero potuto fargli compiere scelte importanti e ottenere risultati più concreti. Il volere stare sempre al di qua della barricata è un limite del movimento, e i suoi risultati saranno di certo inferiori”.

r.g.

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