Quando il nome di una pizza diventa un caso. Il fatto è successo in un ristorante di Loano, dove i gestori dell’esercizio, per attirare o semplicemente, far sorridere i clienti, hanno deciso di chiamare uno dei propri preparati a base di pomodoro, stracchino, mozzarella, crudo di Parma e rucola “Speriamo nel Vesuvio”.
Come riportato dal quotidiano online “Huffingtonpost”, a far scoppiare la polemica è stata una foto postata sul profilo Facebook dei “Briganti”. In poche ore, il post ha fatto il giro della rete facendo storcere il naso a molti e tirando in ballo addirittura questioni riguardanti il razzismo.
Razzismo o trovata goliardica? Una bella domanda difficile da rispondere, sicuramente, un’espediente di cattivo gusto in un momento storico difficile per la Liguria, falcidiata dal maltempo e da una situazione lavorativa e sociale molto complicata.