Tirreno Power, intervengono i sindaci di Vado e Quiliano: "Analizziamo e confrontiamo i nuovi dati"

"La centrale è già chiusa. Ora il nostro lavoro e' un altro. E' un lavoro di analisi e confronto. Ieri in conferenza dei servizi ci sono arrivati i documenti di Asl e Ministero della Salute che contengono degli elementi nuovi di valutazione. Non si poteva decidere nulla. E giustamente la Regione ha chiesto un rinvio tecnico di una settimana per poterli studiare". Lo hanno detto Monica Giuliano e Alberto Ferrando, i sindaci di Vado e Quiliano che stamane erano in Regione per parlare proprio della vicenda centrale Tirreno Power.

"L'analisi ora deve essere svolta da un punto di vista sanitario e per questo motivo stiamo raccogliendo tutti gli elementi e le valutazioni che sono state fatte sia dal ministero della Salute che dell'Asl", hanno aggiunto. Ieri il tavolo della conferenza dei servizi per il rinnovo del'Aia e' stato rinviato al 4 dicembre proprio per valutare meglio la documentazione prodotta da Asl e ministero della Salute.

Cresce la tensione tra gli operai della centrale Tirreno Power. La decisione della conferenza dei servizi di far slittare la riunione sulla concessione dell'Aia per il sito di Vado Ligure alla settimana prossima ha spinto i lavoratori ad organizzare per domani alle 11,30 un presidio sotto la sede dell'Unione Industriali in via Gramsci a Savona. Lo annuncia la Rsu dello stabilimento.

Con i lavoratori ci saranno anche i colleghi delle aziende dell'indotto e in particolare quelli del Terminal Rinfuse dopo l'annuncio che l'azienda, specializzata nella movimentazione del carbone, chiuderà i battenti. Sono a rischio 35 operai che andranno in cassa integrazione.