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Attualità | 04 dicembre 2014, 17:50

Tirreno Power: dalla Conferenza dei Servizi, si all'AIA ma come dice la Commissione IPPC

Oggi incontro a Roma sulla concessione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale termoelettrica di Vado Ligure. La Regione Liguria ha espresso il suo dissenso: "Dal punto di vista sanitario non ci sono elementi completi"

Tirreno Power: dalla Conferenza dei Servizi, si all'AIA ma come dice la Commissione IPPC

Si alla nuova AIA ma nel rispetto dei contenuti del Parere Istruttorio Conclusivo – Pic elaborato dalla Commissione ministeriale IPPC. Un punto fermo dalla Conferenza dei Servizi sulla centrale Tirreno Power convocata oggi pomeriggio presso il Ministero dell’Ambiente.   

Hanno partecipato al tavolo romano i Ministri della Salute, dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico e gli enti locali, Regione Liguria (assessore Renzo Guccinelli), Comuni di Vado Ligure (sindaco Monica Giuliano) e Quiliano (sindaco Alberto Ferrando) per discutere sulla concessione dell’AIA alla centrale termoelettrica di Vado Ligure.

Riduzione dei limiti di emissione sin da subito: queste le condizioni imposte alla Tirreno Power di Vado Ligure, in attesa degli investimenti a cui deve far fronte l'azienda.

"Un buon risultato, ora la centrale ha un'AIA - afferma il sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano che oggi ha espresso il suo parere favorevole al documento ministeriale - un primo passo che tiene conto delle indicazioni emesse dal PIC e dai pareri tecnici recepiti dai Ministeri. Ora tocca all'azienda andare avanti con gli investimenti".

"Considerando i pareri sanitari espressi dopo le valutazioni epidemiologiche e i contenuti dell’AIA manifestati dal Ministero della Salute, abbiamo votato in maniera favorevole", ha affermato il sindaco di Quiliano, Alberto Ferrando.

La conferenza ha approvato a maggioranza le indicazioni del gruppo istruttore, costituito dal Ministero della Salute, dell’Ambiente, dai Comuni interessati e dalla Provincia di Savona per la realizzazione dei lavori per il contenimento delle emissioni in un’unica fase, contestuali cioè al riavvio dell’attività.

Su questa impostazione la Regione Liguria ha espresso il suo dissenso in quanto favorevole invece alle due fasi comprendenti il riavvio dell’attività, con valori dentro il quadro normativo e successivamente  l’adeguamento a limiti più bassi. “Abbiamo ribadito – afferma l’assessore regionale allo sviluppo economico Renzo Guccinelli – le nostre perplessità e preoccupazioni sull’impostazione data dal gruppo istruttore. Anche perché dal punto di vista sanitario non si riescono ad avere elementi completi. Soprattutto a fronte delle ultime posizioni espresse dalla ASL 2 Savonese e dal Ministero della salute sarebbe stato utile una sospensione della procedura dell’AIA per acquisire tutte le certezze necessarie”.

A questo punto la palla passa all’azienda che dovrà decidere se adeguarsi, realizzando tutti gli interventi necessari e richiesti e successivamente riaprire, oppure no.

Intanto presso l’entrata del Ministero era presente una delegazione di lavoratori delle centrali Tirreno Power di Vado Ligure, Civitavecchia e Napoli, che ha atteso il responso dal tavolo convocato. Contemporaneamente un gruppo di lavoratori di Vado Ligure hanno aspettato notizie da Roma in presidio davanti la centrale (all'interno le foto dei presidi).

Parere negativo da parte dei sindacati dei lavoratori: "Si tratta di condizioni vessatorie per la centrale di Vado Ligure - afferma Maurizio Perozzi, rsu Tirreno Power è impossibile ripartire a queste condizioni. Ora si apre una fase difficilissima per i lavoratori, che certamente, non passeranno un sereno Natale".

Debora Geido

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