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Politica | 04 dicembre 2014, 16:15

Miceli vs Ciangherotti: dopo le polemiche sui giornali, il confronto a "Sotto Pressione"

Nel corso della puntata scontro su regionali del Pd, ospedale di Albenga e la non rappresentanza ingauna in consiglio provinciale

Miceli vs Ciangherotti: dopo le polemiche sui giornali, il confronto a "Sotto Pressione"

Dopo un iniziale scambio di battute su SavonaNews e sugli altri organi di stampa, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale Nino Miceli e il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale ad Albenga e neo-eletto Consigliere Provinciale Eraldo Ciangherotti hanno nuovamente incrociato i fioretti. Ma questa volta, nello studio di LiguriaWeb.Tv, ospiti di Cristiano Bosco a Sotto Pressione. Un faccia a faccia alquanto atteso, nel quale i due si sono confrontati in maniera vivace, ma senza colpi bassi.

Miceli ha mantenuto le sue perplessità (“Meglio ripensarci”) nei riguardi delle deleghe assegnate a Ciangherotti dalla Presidente della Provincia Monica Giuliano, ma ha specificato che la sua reazione non era rivolta direttamente al suo avversario politico: “Anche se Ciangherotti si è arrabbiato, la mia critica in realtà era alla scelta della Presidente Giuliano”, ha affermato il Consigliere Regionale, che ha detto di “non condividere l'impostazione politica” della scelta: “il PD ha la possibilità in seno al Consiglio Provinciale, attraverso i propri consiglieri, che sono cinque, e due consiglieri di un gruppo autonomo, civico, di avere una maggioranza autosufficiente”, ha aggiunto Miceli. “Per coerenza politica sarebbe stato più opportuno assegnare le deleghe a chi può far parte di questa maggioranza”, mentre per quanto riguarda Ciangherotti, “ha più le caratteristiche dell'agitatore politico che non dell'amministratore. Giovanni Ferrari, per esempio, ha più un profilo amministrativo”. Tutto questo, “senza dimenticare che il PD di Albenga aveva una ferita aperta, perché Massimo Niero per un solo voto non è riuscito a entrare in Consiglio”. Insomma, la Presidente Giuliano “ha sbagliato a non confrontarsi con la segreteria provinciale del partito”.

Di diverso avviso, ovviamente, il forzista ingauno. Che difende le deleghe (“politiche del lavoro e della formazione si confanno alla mia provenienza di amministratore di una città nell'ambito dei servizi sociali, e non mi spaventa il discorso di affrontare l'urbanistica perché mi rendo conto che il PD non abbia mai scelto sul territorio degli eccellenti professionisti per fare urbanistica se non i tesserati di partito”), mentre attacca verso il centrosinistra: “Se il PD non è riuscito a portare Niero in Consiglio Provinciale, il problema non ci tocca, ma riguarda le fratture nel PD di Albenga. Se i consiglieri del Comune di Albenga, che sono in sei, avessero solo loro votato il Sindaco di Cisano, Niero sarebbe il Consigliere Provinciale per l'area PD albenganese: questo non è avvenuto perché all'interno del Partito Democratico di Albenga ci sono grosse fratture”. Per poi concludere, Ciangherotti, con un fendente rivolto a Miceli: “L'ho conosciuto solo una volta nell'ambito del dibattito dell'ospedale di Albenga, quando con Quaini ha massacrato il nostro ospedale affinché venisse depotenziato. Ci siamo confrontati due anni fa, non lo conosco, se non di fama”. Una frase, quest'ultima, chiaramente respinta dal Consigliere Regionale PD: “Io e Ciangherotti non la pensiamo allo stesso modo su sanità e su molti altri argomenti. Questo conferma che sia inadatto a far parte della maggioranza in Consiglio Provinciale”.

Nella restante parte del dibattito, visibile integralmente su YouTube, SavonaNews e LiguriaWeb.Tv, non sono mancati altri argomenti di dibattito tra i due, in primis le elezioni regionali 2015. Entrambi hanno espresso preoccupazione per l'elevato astensionismo nelle elezioni svoltesi in Emilia Romagna e in Calabria. Miceli ha azzardato una previsione, pronosticando una vittoria di Raffaella Paita alle primarie del Partito Democratico, con una percentuale del 58% (su circa 30 mila votanti), e una successiva affermazione del centrosinistra in Regione. Di diverso avviso Ciangherotti, per il quale il centrodestra “dovrebbe tornare a dare l'idea di squadra, lavorare per essere unito, con un progetto che abbia come punti cardine la sanità e le infrastrutture”. Infine, piccolo battibecco tra i due, nel momento in cui l'esponente di Forza Italia ha definito Sergio Cofferati “un volto nuovo”, rispetto a Raffaella Paita. Espressione che non ha trovato parere concorde da parte del capogruppo PD Nino Miceli.

r.g.

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