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Politica | 04 dicembre 2014, 15:15

Tirreno Power, M5S: "Tematiche importanti: occorre una presa di responsabilità del Governo centrale"

Il movimento grillino ha voluto esprimere il proprio disappunto a seguito della decisione del ministero dell'Ambiente di svolgere la Conferenza dei Servizi a porte chiuse"

Tirreno Power, M5S: "Tematiche importanti: occorre una presa di responsabilità del Governo centrale"

 

A seguito della decisione di vietare la partecipazione del Movimento 5 Stelle alla Conferenza dei Servizi in cui si discuterà l’Autorizzazione integrata ambientale per la centrale elettrica Tirreno Power di Savona, i grillini hanno voluto esprimere il proprio pensiero.

“Porte chiuse – spiega in una nota il M5S - e chiuse in faccia ai cittadini. È stata precisa la scelta del ministero dell'Ambiente di non volerci alla Conferenza dei Servizi in cui si dovrebbe decidere il futuro della centrale di Vado Ligure.  Condizionale d'obbligo perché è da settimane che la decisione viene continuamente posticipata con una serie, mai termine fu più preciso, di fumate nere".

“Per il ministero quell'incontro deve avvenire a porte chiuse, come se fosse un affare per pochi, e non per tutti i cittadini - continua - l'azienda è controllata a metà tra la Sorgenia e il colosso francese Gaz de France-Suez e la Conferenza dei servizi dovrà decidere se la centrale savonese, sotto sequestro da marzo, dovrà attenersi o meno ai criteri contenuti nel «Pic», il «parere istruttorio conclusivo» emesso dal ministero dell'Ambiente".

"Da giorni gli amministratori locali chiedono che sia il governo a intervenire, in quanto, i temi sono di tale portata che occorre una presa di responsabilità del governo centrale. Puntuale, è arrivata la risposta del governo, che ha convocato le parti per l'11 dicembre, mentre il ministro dell'Ambiente ha assicurato che la Conferenza dei Servizi procederà regolarmente - conclude il Movimento 5 Stelle - sullo sfondo sembra di intravedere il replay un film del passato, non vorremmo che il governo stesse architettando un decreto modello "Ilva bis", bypassare le decisioni della Procura con un intervento centralizzato.

 

 

 

r.g.

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