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Politica | 01 febbraio 2015, 10:00

Cangiano a Sotto Pressione:"Il polo scolastico è una priorità assoluta"

"L'Ospedale non chiuderà. Deve essere ripotenziato, perchè ha subito riduzioni che non ci stanno"

Cangiano a Sotto Pressione:"Il polo scolastico è una priorità assoluta"

Dagli studi di Sotto Pressione, è finalmente passato anche Giorgio Cangiano, Sindaco della Città che ospita la sede di LiguriaWeb.tv. Ospite di Cristiano Bosco, ha raccontato la sua esperienza da primo cittadino ingauno, le difficoltà, le prospettive e gli obiettivi.

Ma, per prendere spunto dal celeberrimo manifesto elettorale della sua principale avversaria Rosy Guarnieri, Sindaco dal 2010 a fine 2013, chi gliel'ha fatto fare? “È una bella domanda. Se ci avessi pensato due anni fa, avrei escluso in maniera categorica di fare il Sindaco”, ammette Cangiano. “Quando ho scelto, sentivo l'esigenza di passare, da chi si lamentava della situazione – e io ero tra quelli che si lamentavano - a chi prova dare un contributo. Volevo fare qualcosa per la città che amo, dove vivo, cercare di passare dalla lamentela al darsi da fare per migliorare le cose”. Fare il Sindaco, dice, non è una passeggiata. “Non è come mi aspettavo, è difficile capire le cose finché non si fanno. È complicato, è difficile: ho dei momenti in cui, non nego, mi chiedo davvero chi me l'abbia fatto fare. Però fare qualcosa per la tua città ti dà uno spirito, una voglia non comune: quando capisci che puoi realizzare qualcosa per la tua città e per chi ci vive, è una sensazione bellissima che ti ripaga di tante sofferenze. Sono contento di aver compiuto questa scelta”.

Eletto nel maggio 2014, dopo circa sei mesi prova a tracciare un iniziale bilancio. “Il bilancio è positivo, tenendo presenti le difficoltà che ci sono: fare il Sindaco in un momento così è una scelta ancora più difficile. Far quadrare i bilanci del comune non è semplice, e i risultati che si vorrebbe dare non si riescono a ottenere per questioni di cassa. Siamo però riusciti a realizzare molte cose, in sei mesi siamo riusciti a dare un senso di concretezza e risultati che, a mio avviso, si vedono”.

Tra le sfide che attendono Albenga nel futuro, per Cangiano ha la priorità assoluta il progetto di Polo Scolastico, di cui si parla da decenni. “È una sfida importantissima e fondamentale: voglio cercare di impegnarmi al massimo. Non c'è nulla di più importante che dare ai nostri ragazzi la possibilità di avere un futuro scolastico, quindi la possibilità di impegnarsi e riuscire nella vita”. L'obiettivo, spiega il Sindaco, è “realizzare un polo scolastico moderno, strutture nuove con una palestra, un campus, un posto dove venga la voglia di andare, confrontarsi, crescere. Se ci riusciremo, faremo una cosa decisiva, importante per Albenga e per tutto il comprensorio. Alcuni passaggi sono stati portati a compimento: abbiamo acquisito l'ex caserma Turinetto, non è un merito solo mio, ma suddiviso tra varie amministrazioni. Bisogna portare avanti strategia per realizzare il progetto”. Altro traguardo, “fare capire che Albenga è una città su cui si può credere, su cui puntare, in cui investire. Perché Albenga ha delle caratteristiche uniche. Anche i suoi cittadini e le sue associazioni sono uniche, capaci di realizzare eventi di altissimo livello”.

Da Avvocato, Giorgio Cangiano è consapevole del danno che il territorio della riviera ha subito dalla chiusura della Sezione Distaccata di Albenga del Tribunale di Savona. “È una carenza che c'è e si sente. Era stata portata avanti una battaglia in maniera ben strutturata anche da parte degli avvocati: per la città era importante avere una sezione distaccata del Tribunale, che porta lavoro, e per avere più vicina la giustizia. Purtroppo la legge nazionale ha chiuso tutte le sezioni distaccate. Può essere visto come risparmio, ma non sono molto d'accordo”.

Ma non è che, dopo aver perso il Tribunale, gli albenganesi perderanno anche l'Ospedale? Il Sindaco è perentorio: “Assolutamente no. L'Ospedale di Albenga ha caratteristiche che non possono portare alla sua chiusura. Sono fermo e convinto che, se dovesse arrivare non una chiusura, ma anche solo un depotenziamento, tutti quanti insieme dobbiamo reagire, ma credo che ciò non avverrà. Albenga deve essere ripotenziato, perché ha subito riduzioni che non ci stanno. Dobbiamo essere concreti, senza avanzare richieste prive di senso logico. Serve lavorare e piano piano ottenere risultati che possono rendere l'Ospedale nuovo, reso al meglio funzionante, con richieste da parte del comprensorio. È meglio ottenere piano piano, che fare richieste tanto per fare, alzare la voce senza ottenere niente. L'Ospedale non può essere né depotenziato né chiuso, ma migliorato in alcuni punti”.

r.g.

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