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In Breve

| 09 febbraio 2015, 17:00

Con la Tecnica dei Tempi e Metodi

Quali sono le richieste professionali a Savona, al di là della stagione estiva? Braccianti agricoli e badanti. Al massimo operatori socio-sanitari ed infermieristici. Oppure figure super-specializzate. Correlazioni con la fuga di cervelli e di manodopera creativa.

Con la Tecnica dei Tempi e Metodi

C'è un giusto compiacimento nell'esaltare le professionalità italiane, liguri nel nostro caso, che mietono successo all'estero. Ma oggi, sui media, le loro storie sovrastano quelle di chi rimane in trincea a lottare, nel proprio posto, sul terreno minato della crisi tricolore. La biografia di un espatriato "arrivato" attira subito il plauso ("Vedi, ha mollato tutto e ce l'ha fatta"), mentre la tiritera del disoccupato, dell'esodato, del commerciante stritolato dalla grande distribuzione o del dipendente che accetta lo stipendio dimezzato pur di salvare l'azienda è diventata - drammaticamente - ripetitiva. 

Da quando esiste la mobilità globale, il flusso di cervelli e manodopera è un fatto fisiologico. E' naturale che giovani con ambizioni professionali (talentuosi o meno) si trasferiscano in altri Paesi come gli Stati Uniti, la Germania, l'Inghilterra o anche la Cina, gli Emirati, il Sudamerica o l'Oceania. Buona parte di loro grazie alla determinazione, alle competenze e all'entusiasmo trova la via maestra per la stabilità finanziaria e la soddisfazione: sono cuochi, camerieri, parrucchieri, idraulici, e ovviamente ricercatori e manager. Il loro non è l'impulso di un american dream, di un sogno cresciuto nello spirito di autorealizzazione, ma la necessità di sfidare l'occasione, valigia alla mano, con il desiderio di uno stipendio dignitoso. Alcuni Paesi, per fortuna in modo straordinario (si pensi soltanto ad Australia e Nuova Zelanda, oppure al Canada), sono in grado di assorbire professionalità che in Italia non trovano più spazio.Per contro, basta dare un'occhiata ai dati dei nostri centri per l'impiego.

Quali sono le richieste professionali a Savona, al di là della stagione estiva? Braccianti agricoli e badanti. Al massimo operatori socio-sanitari ed infermieristici. Posizioni - come si sa - saturate da lavoratori di origine straniera. Oppure figure super-specializzate. Il nostro mercato del lavoro chiama all'opera tecnici ultra-settoriali.  In questi giorni la Bitron di Savona, che produce pressostati e sensori servendo marchi automobilistici internazionali, cerca un "Tecnico dei Tempi e Metodi". Suona in modo suggestivo questa figura del "Tecnico dei Tempi e Metodi", eppure nel gergo esiste. Nel linguaggio smozzicato e balbettante degli annunci di lavoro, brilla come un'espressione spiazzante e suadente, ammiccando più alla filosofia che alla meccanica. E' solo un'impressione, però. Dietro si nascondono requisiti sofisticati. Il "Tecnico dei Tempi e Metodi" ha la responsabilità di: "utilizzare i sistemi e le tecniche disponibili per la misura del tempo standard delle singole operazioni da eseguire", "realizzare le valutazioni dei movimenti ripetuti", collaborare "nella definizione dei cicli di lavoro e per la corretta ergonomia delle postazioni di lavoro", "pianificare il lay-out dell’officina ed i processi in modo tale che le attività che vanno dalla ricezione materiali alla spedizione prodotto finito avvengano secondo un flusso che richieda la quantità minima possibile di movimentazioni e distanze da percorrere e precluda il danneggiamento e/o mescolamento del prodotto".

E, ovviamente, deve avere una serie di competenze, nonché esperienze pregresse.Ci sono mestieri nei quali l'estro e la creatività fanno la differenza; si pensi per esempio al parrucchiere, al sarto, al cuoco, alle abilità artigianali in genere, ma anche ad alcuni settori di ricerca, pure di matrice scientifica, o alle mille declinazioni del management. Settori in cui l'italianità è certamente un plus e all'estero viene apprezzata, proprio per la sua fantasia imprevedibile che è dura da ingabbiare in formule. Fuori dalla logica delle multinazionali, i "Tempi e i Metodi" non hanno sempre una natura tecnica: possono anche essere dettati dall'estro. Se in Liguria resterà spazio solo per i talenti tecnici, i creativi continueranno a cercare altri lidi, lasciando il territorio più povero e più traumatizzato. Più prosaico. 

Felix Lammardo

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