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Politica | 09 febbraio 2015, 15:16

Melgrati contro la Bolkestein:"La Liguria non ha mai preso impegno vero per i balneari: è tempo di farlo"

"Le spiagge sono attività economiche vere e proprie, ma non vengono considerate come tali. Gli alberghi pagano l’ IVA al 10%, mentre gli stabilimenti al 22%, così come per la spazzatura, che viene calcolata sull’estensione e ha quindi dei costi altissimi"

Melgrati contro la Bolkestein:"La Liguria non ha mai preso impegno vero per i balneari: è tempo di farlo"

 

In dieci anni la Regione Liguria non si è mai occupata seriamente dei problemi degli stabilimenti balneari e della Bolkestein, sollecitando ad esempio un impegno vero del Governo”. Marco Melgrati prende nettamente posizione a fianco dei balneari contro la famigerata direttiva che prevede, nell’ambito della liberalizzazione di beni e servizi all’interno della Ue, la messa all’asta delle concessioni demaniali.

Nelle scorse settimane, sottolinea il capogruppo di Forza Italia, ho presentato un ordine del giorno in consiglio che impegna la giunta a convocare un rappresentante dl Governo. In Italia abbiamo più di 30mila operatori: è vergognoso che si permetta che le spiagge vadano all’asta. A beneficiarne saranno le cooperative e le multinazionali”.

In passato la Regione aveva aumentato i canoni demaniali delle spiagge e pubblicato quando spendeva ciascuno stabilimento, sollevando un vero e proprio vespaio di polemiche

E’ opportuno, prosegue Melgrati, fare un discorso di investimenti ed aumento del canone, valutando i diversi contesti. E’ ovvio che venti metri di spiaggia privata ad Alassio  non abbiano lo stesso valore di utilizzo di Vado. D’altro canto non è stato corretto l’atteggiamento della Regione che ha aumentato tout court i canoni”.

Le spiagge, spiega il capogruppo regionale di Forza Italia, sono attività economiche vere e proprie, ma non vengono considerate come tali. Gli alberghi pagano l’ IVA al 10%, mentre gli stabilimenti al 22%, così come per la spazzatura, che viene calcolata sull’estensione e ha quindi dei costi altissimi”.

In Liguria abbiamo più di 3mila concessionari e quindi più di 10mila addetti che lavorano nell’indotto spiagge a vario titolo. La Regione deve prendere un impegno vero nei confronti di queste persone”, conclude Melgrati.

Per domani alle 17,30 sono stati convocati gli stati generali dei balneari  nel salone della Camera di Commercio di Imperia.

 

I.E.C.

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