Torri nelle ex aree Piaggio di Finale, Ferrari:"In passato Sovrintendenza escluso questa ipotesi: conversione sulla via di Damasco di alcuni membri dell'amministrazione Frascherelli"

Dopo Albenga anche Finale Ligure sembra destinata a diventare la città delle Torri. Giovedì sera, nel corso dell’assemblea promossa dal “Comitato per la salvaguardia del finalese”, è stato presentato una bozza di progetto per la riconversione delle ex aree Piaggio.

“In passato, sottolinea il consigliere Giovanni Ferrari, per limitare i volumi nel sito era già stato proposto di creare alcuni edifici svettanti, ma la Sovrintendenza aveva escluso questa ipotesi in maniera categorica. Ora se c’è un nuovo indirizzo, vorremo saperlo”.

“L'amministrazione Frascherelli, prosegue l’esponente di “Finale per sempre”, di cui fanno parte alcuni ex-membri della minoranza, contraddice se stessa. Alcuni membri avevano apertamente contestato il nostro progetto, non solo dal punto di vista architettonico, ma dicendo che la cementificazione era eccessiva”.

“E' ovvio però che mettendo il cemento in verticale, piuttosto che in orizzontale i metri cubi non cambino. Mi sembra una conversione sulla via di Damasco”.

Attualmente si tratta solo di un’ipotesi, ma le torri consentirebbero di recuperare le volumetrie edilizie in altezza e non a terra, liberando una parte della superficie per la cittadinanza.

“Dato che sembra non verrà più realizzato il polo scolastico, commenta Ferrari, vorrei sapere come intendono utilizzare gli spazi comuni ed animarli per 365 giorni l’anno. Sinora mi sembra si siano forniti soluzioni solo parziali”.

Prosegue da ieri incessante il dibattito per le vie cittadine, tra i molti contrari alla Torri e qualche timido apprezzamento della proposta. La pagina facebook “Risolleviamo Finale” ha creato e postato una sorta di rendering del progetto, che ha scatenato un ampio dibattito.

“Si tratta di una suggestione aperta ai cittadini, commenta il sindaco Frascherelli, perché se ne discuta. Sullo stesso tema sta lavorando l'università che presenterà i risultati del suo studio a giugno”.

“Questo è a nostro avviso un corretto percorso progettuale che non risponde alla domanda "piace o non piace" ma che individua i temi della riconversione di aree industriali dismesse su un territorio di pregio. Le risposte urbanistiche saranno compatibili con le esigenze del futuro di Finale Ligure”, conclude il primo cittadino.