/ Sanità

Sanità | 17 febbraio 2015, 18:29

Dirigenti sanitari, non più obbligatorio il rapporto esclusivo di lavoro con la Asl.

Posizioni diversificate all’interno di giunta, maggioranza e opposizione.Al termine della contrastata votazione Marco Melgrati (capogruppo di Forza Italia) ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla sanità.

Dirigenti sanitari, non più obbligatorio il rapporto esclusivo di lavoro con la Asl.

Con 16 voti a favore, 7 contrari e un astenuto è stato approvato il Testo unico sulla Privatizzazione della professione medica.

 

La legge prevede che il passaggio dei dirigenti sanitari al rapporto di lavoro non esclusivo non preclude il mantenimento o il conferimento di incarico di direzione di struttura complessa o semplice.” Inoltre, a partire dall’anno 2015 le risorse economiche rese disponibili dall’opzione per il rapporto non esclusivo dei dirigenti sanitari direttori di struttura complessa o responsabili di struttura semplice, sono finalizzate presso ciascuna Azienda sanitaria alla corresponsione dell’indennità di esclusività ai dirigenti sanitari che hanno superato l’anzianità di servizio di cinque anni nel periodo 2011-2014. Il fondo viene alimentato dagli importi prodotti negli anni successivi fino ad esaurimento degli aventi diritto. Limitatamente al primo anno solare di applicazione, l’opzione per il rapporto di lavoro non esclusivo sarà esercitata a partire dalla data di entrata in vigore della legge con decorrenza dal primo giorno del mese successivo. La legge ha carattere sperimentale per due anni, al fine di valutarne gli effetti sul Servizio Sanitario Regionale. Prevista anche una clausola di invarianza finanziaria secondo la quale dall’attuazione della legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale.

Approvato un primo emendamento che stabilisce che per il conferimento dell’incarico di Direttore di dipartimento è necessaria l’opzione per il rapporto esclusivo. Via libera anche ad un secondo emendamento (entrambi presentati da Ferrando e Miceli) che stabilisce che l’opzione per  il rapporto esclusivo per la durata complessiva dell’incarico costituisce criterio preferenziale nella nomina di uno dei candidati, a parità di punteggio, nella selezione per il conferimento dell’incarico di direzione di struttura complessa.

 

 

Hanno votato contro il vicepresidente e assessore alla salute Claudio Montaldo, l’assessore alle Risorse finanziarie e controlli, patrimonio e parchi, Sergio Rossetti, i consiglieri Franco Bonello, Antonino Oliveri (tutti del Partito democratico), Alessandro Benzi, Andrea Stimamiglio (Gruppo misto), Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti Presidente).

Astenuto Giancarlo Manti (Partito democratico).

A favore gli altri consiglieri del centro sinistra, di Forza Italia e del Nuovo Centro Destra. Positivo anche il voto di Angelo Barbero (Gruppo misto) e Lorenzo Pellerano (Liste civiche per Biasotti Presidente).

 

 

Al termine della contrastata votazione Marco Melgrati (capogruppo di Forza Italia) ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla sanità.

 

rg

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium