Libera scrive a Cangiano: "Necessario fare chiarezza su Accame, aderire a 'Riparte il futuro' significa trasparenza"

“Alla luce della responsabilità politica che il braccialetto bianco simbolo di Riparte il futuro comporta, abbiamo ritenuto opportuno chiedere al Sindaco della sua posizione rispetto a quanto sta emergendo ed emergerà.”  Libera Savona e Liguria hanno inviato ieri una lettera al sindaco di Albenga Giorgio Cangiano, per fare chiarezza sull’inchiesta “Real Time”.

L’associazione da vent’anni è impegnata nel sollecitare la società nella lotta alle mafie e promuovere la legalità e la giustizia ha scritto al primo cittadino, che aveva aderito alla Campagna “Riparte il futuro”. Nell’indagine è infatti spuntato anche il nome di Fabrizio Accame, ex segretario dell’Ulivo ingauno e candidato, nelle scorse elezioni amministrative, nella lista “Voce alla gente”, a sostegno di Giorgio Cangiano.

“Questo perché –sottolineano i rappresentanti di Libera Savona e Libera Liguria -lo stesso aderire a Riparte il futuro sottende l'impegnarsi a garantire maggior trasparenza delle proprie decisioni e posizioni politiche, pertanto ci sentiamo in diritto di domandare una presa di posizione chiara e definita, che sgombri il campo da equivoci e aiuti l’intera comunità a capire limpidamente la posizione dell’Amministrazione. In particolare, ci auguriamo che questo possa avvenire anche nel futuro,quando il quadro delle indagini si farà senz'altro più chiaro.”

“Abbiamo inoltre espresso al Sindaco, prosegue Libera, l'auspicio che gli impegni presi dall'Amministrazione con la delibera n.35 del31/07/2014, sulla Trasparenza a costo zero siano al più presto attuati”.

“Invitiamo tutti, rappresentanti delle Istituzioni e della società civile e responsabile, ad evitare inutili strumentalizzazioni; come sempre –sottolineano i rappresentanti di Libera Savona e Libera Liguria - siamo al fianco della Magistratura e delle Forze dell’Ordine impegnate nelle inchieste.”

“Cogliamo l’occasione, concludono, per esprimere la nostra totale vicinanza al Procuratore Granero, da sempre uomo retto e competente, che nelle scorse settimane aveva riferito alla Commissione d'inchiesta presieduta dall'Onorevole Bratti di ricatti e pedinamenti subiti.”