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Politica | 25 marzo 2015, 11:30

Modifiche alla legge sull'edilizia: approvate ieri le modifiche in Consiglio Regionale

Melgrati: “senza una ulteriore proroga per la legge 4/12, i Comuni senza Depuratore non potranno più rilasciare nuovi Permessi a Costruire e Varianti Urbanistiche che prevedano aumento di carico insediativo”.

Modifiche alla legge sull'edilizia: approvate ieri le modifiche in Consiglio Regionale

 

“Ieri in Consiglio Regionale la maggioranza di Sinistra ha respinto due emendamenti presentati da Forza Italia dietro suggerimento di molti Sindaci e amministratori locali, soprattutto del ponente della provincia di Savona”. Lo fa sapere il Capogruppo in regione Marco Melgrati che continua: “ il primo chiedeva di ulteriormente dilazionare il termine di 3 anni, portandolo di fatto a 6 anni (all’atto di approvazione della legge era stato fissato in 3 anni) che era stato dato per l’approvazione di piani urbanistici comunali e di strumenti urbanistici attuativi e delle relative varianti, o l’approvazione di progetti comportanti modifica dei piani o degli strumenti urbanistici attuativi, che determinino incremento del peso insediativo, in assenza di impianti di depurazione. Non aver accolto questo emendamento porterà alla paralisi dell’attività edilizia dei Comuni che ad oggi non sono dotati di impianti di depurazione, facendo mancare agli stessi comuni quelle limitate risorse che derivano da interventi già programmati ed inseriti negli strumenti urbanistici comunali, creando un danno economico ai Comuni e agli operatori della filiera dell’edilizia.

Spiega ancora Melgrati: “l’altro emendamento bocciato era teso a evitare che sorgessero difficoltà di interpretazione e contenziosi sull’accezione immobili vincolati, per agevolare il lavoro degli uffici tecnici;  ritenevamo che fosse necessario, relativamente all’art. 10 comma 2 lettere: e); e bis) della L.R. n° 16/08 specificare se per “immobili vincolati” intendono solo quelli con vincolo specifico o anche le zone/aree soggette a vincolo paesaggistico ai sensi degli art. 136-142 del D.Lgs n° 42/2004. Infatti questa norma ha un senso per gli immobile che hanno un vincolo puntuale e specifico, mentre parrebbe non averlo per gli immobili, di nessun pregio architettonico o valenza storica, che ricadono in zone con soggette a vincolo paesaggistico generico ai sensi degli art. 136-142 del D.Lgs n° 42/2004. L’interpretazione della Giunta è stata che il vincolo è esteso anche agli edifici non vincolati puntualmente, anche solo ricadenti all’interno della zona di vincolo”.

“Approvate invece – fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in Regione - importanti modifiche alla legge 16. Quella sulle variazioni catastali, per esempio:“ove la comunicazione di fine lavori sia accompagnata dalla prescritta documentazione per la variazione catastale, quest’ultima è tempestivamente inoltrata dall’amministrazione comunale ai competenti uffici dell’Agenzia dell’Entrate”. Questo va a chiarire in maniera inequivocabile e pone uno stop all’assurda proposta del Governo Renzi che aveva “ per legge” delegato ai comuni la redazione della pratica catastale. Comuni che, come già avevo avuto modo di dire, non hanno ne’ i mezzi tecnologici, ne’ il personale ne’ le risorse economiche per riuscire a soddisfare questa “pazzia” del Governo Renzi””.

“Altra importante modifica – continua il consigliere regionale - è l’introduzione nell’art.18 sulle distanze tra edifici e il fatto che non costituisce creazione di un nuovo piano della costruzione il recupero dei sottotetti non abitabili ai sensi della ridetta legge regionale 24/2001 e s.m., andando a sancire un concetto già chiarito nella Legge dei Sottotetti”.

“Un’ulteriore importante modifica è quella relativa al chiarimento, sempre rispetto alla legge introdotta dal Governo nazionale, sul carico insediativo relativo ai frazionamenti. La norma nazionale prevede che per i frazionamenti di alloggi esistenti non siano dovuti oneri di urbanizzazione e costruzione in assenza di carico insediativo. La Regione introduce un motivo di chiarezza andando ad individuare l’aumento del carico insediativo con un incremento di superficie di 25 metri quadrati. Quindi per un frazionamento da 1 a 2 alloggi con aumento di superficie inferiore ai 25 mq non solo non si pagheranno oneri, ma non sarà dovuto nemmeno l’asservimento di parcheggi pertinenziali. Diversa cosa sarà per i frazionamenti da 1 a 3 alloggi o più, e con aumento di superficie oltre i 25 mq, in questo caso saranno obbligatori i parcheggi pertinenziali”, conclude Marco Melgrati.

 

c.s.

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