#Regionali2015, il Premier Renzi commenta le indagini su Raffaella Paita: "Non lascio soli i nostri amministratori"

"Non lascio soli i nostri amministratori. Il Pd presenta migliaia di amministratori perbene in una campagna elettorale difficile in cui tutto ciò che avviene di negativo viene amplificato. Il Pd non ha paura di niente e nessuno e se ci sono problemi li risolviamo ma non lasciamo soli i nostri amministratori". E' quanto ha dichiarato all'Ansa il Presidente del Consiglio Matteo Renzi questa sera, riferendosi all'avviso di garanzia notificato dalla Procura di Genova nei confronti della candidata alla presidenza della Regione Raffaella Paita, indagata per omissione d'atti d'ufficio, omicidio colposo e concorso in disastro colposo per i fatti dell'alluvione del 9 novembre scorso che costarono la vita all'ex infermiere Antonio Campanella.

In serata è stata convocata d'urgenza la segreteria regionale del Partito Democratico che ha discusso sulla situazione attuale. La notizia arrivata in serata, parzialmente confermata dalla stessa Paita in una nota, rivelerebbe che dal nazionale sia stato chiesto alla candidata di mettersi a disposizione del partito.

Durante la riunione della segreteria tuttavia non è stata presa nessuna decisione, almeno fino al ritorno del Premier Matteo Renzi in Liguria, ritorno previsto per domenica pomeriggio a Sanremo.

In molti però all'interno del Pd sono critici e vorrebbero un passo indietro da parte della Paita, minacciando un'ulteriore scissione, dopo quella che ha portato alla fondazione di Rete a Sinistra da parte di Luca Pastorino. Una nuova rottura all'interno del partito potrebbe però essere fatale nella corsa alle regionali di maggio.

Poco prima della segreteria, i vertici del Pd regionale e provinciali, avevano diffuso una nota nella quale confermavano tuttavia la fiducia nell'operato di Raffaella Paita: "Siamo certi che Raffaella Paita avrà modo di chiarire la propria estraneità ai fatti contestati. Confermiamo a lei la nostra fiducia e il nostro
sostegno. Abbiamo piena fiducia nell'operato della magistratura e siamo certi che in tempi rapidi si arrivi a fare piena luce sugli eventi relativi all'alluvione dell'ottobre scorso. La contestazione che viene mossa a Raffaella Paita riguarda il provvedimento di diramazione dell'allerta che non è un atto politico dell'assessore alla Protezione Civile ma un atto tecnico amministrativo che non compete all'assessore".